Tombola dai balconi: Napoli combatte la paura Coronavirus con la tradizione e i sorrisi (VIDEO)

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Napoli – “63 a’ sposa”. Andrea  urla con tutto il fiato che ha in gola il numero estratto dal panariello. Deve riuscire a sentirlo pure la signora di fronte e quella al piano di sotto. Tombola dai balconi: è la Napoli che non smette mai di sorprenderti, quella che combatte la paura in tempi di Coronavirus con la tradizione e i sorrisi.

E’ l’idea di Andrea Medici, che oggi pomeriggio ha dato appuntamento a tutti i condomini del suo palazzo e del Parco San Donato, a Pianura. Così cartelle e ceci alla mano per segnare i numeri si sono ritrovati tutti sui balconi. “Sono originario dei Quartieri spagnoli – spiega Andrea – e nei bassi la tombola è una tradizione e un modo per intrattenerci non solo a Natale. Così ho pensato che poteva esserlo anche ora per continuare a stare insieme e per distrarci, soprattutto per i bambini, visto che dobbiamo stare tutti a casa”.

Ci sono anche i premi. Con la moglie Monica hanno preso quello che avevano in casa: si va dall’ambo con in palio una confezione di biscotti al terno col vino da cucina Tavernello fino alla quaterna con una lattina di Redbull e alla cinquina con il succo di frutta. Per la tombola una bella bottiglia di spumante. Tutti rigorosamente consegnati con il panaro, il tipico cestino napoletano appeso ad una corda, così da evitare al massimo i contatti, come vogliono le disposizioni.

Faccio il tassista – spiega Andrea che nei giorni scorsi è andato anche a donare il sangue –, potrei lavorare. Ma per tutelare la mia famiglia in questo momento così delicato ho deciso di restare a casa”. Una scelta di responsabilità  che si trasforma per tutti i suoi vicini in ore di risate e spensieratezza. La fantasia napoletana non si ferma qui, infatti. Per i prossimi giorni Andrea ha organizzato anche altri giochi, come  “Nomi, cose e città”, da fare tutti insieme, muniti di carta e penna, sempre ai balconi. Così il silenzio spettrale che da giorni avvolge la città viene spazzato via per qualche momento dalla genialità partenopea e al posto dell’angoscia si respira solo un grande senso di comunità. E la ‘paura‘ fa novanta soltanto sulla tombola.  

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