La sciatteria del governo guidato da Giuseppe Conte, che ha consentito e ancora consente l’esodo da Nord a Sud, potrebbe far esplodere il contagio da coronavirus anche nel meridione.
Il governatore siciliano Nello Musumeci chiede “l’intervento dell’Esercito” per “contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell’isola”. Lo ha appena detto a Mezz’ora in più su Rai3. “I prefetti sono stati avvertiti”, ha spiegato Musumeci, “si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia. Se mettiamo questi posti di controllo con la possibilità dei soldati di esser agenti di Pubblica sicurezza, questo sarebbe un deterrente. Siamo preoccupati per le oltre 31 mila persone arrivate in Sicilia in pochi giorni dal Nord Italia”, ha aggiunto Musumeci, “abbiamo subito fissato un numero verde al quale chiunque rientrava dal Nord doveva autodenunciarsi e queste 31 mila persone sono registrate ma quante altre migliaia sono tornate in Sicilia senza avvertire la stessa responsabilità?”.
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, parla di circa 100.000 persone tornate al Sud, di cui 30mila nella sua regione: “Abbiamo tutti gli ospedali pronti e dedicati”, sottolinea Emiliano, “e abbiamo requisito un ospedale privato. Il problema è che abbiamo 30mila persone arrivate in Puglia dal Nord dal 29 febbraio, lo pagheremo. In questo modo non possiamo più aiutare regioni come la Lombardia, ci attendiamo l’ondata”.
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