Moncini e quel gol nato in laboratorio: “Grazie, mister Inzaghi”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Nel primo tempo aveva fatto tremare il palo alla sinistra di Scuffet pregustando il primo gol sotto la Curva Sud. Il suono della palla che impatta sul montante ha rimbombato nella sua testa per oltre un’ora, fino all’esplosione di gioia per il sorpasso sullo Spezia. “Ho sperato che questo febbraio finisse presto”, confessa Gabriele Moncini in mixed zone. “Davvero, non vedevo l’ora di chiudere il conto con la sfortuna. Poi è arrivata una vera e propria liberazione, quella che mi serviva”. Ed è arrivata il 29 febbraio, nell’ultimo giorno utile di questo pazzo anno bisestile. Il Benevento da gennaio in avanti ha collezionato cinque vittorie e due pareggi in sette gare. Una striscia che va a collocarsi in un percorso da record per la serie B (ne parliamo qui).

Il ‘Moncio’ precisa che il suo non è stato un gol casuale. Da come ne parla sembra una di quelle cose nate in laboratorio. “Vi assicuro che ci abbiamo lavorato davvero tanto, perciò la soddisfazione risulta doppia. Per noi attaccanti quella di Inzaghi è una scuola di vita. Guardavo i suoi video e quelli di Trezeguet, quello che dice lui è legge. Ogni giorno mi dice di fare quel movimento, di staccarmi dal difensore al momento opportuno. Finalmente è arrivato il pallone giusto, dedico tutto alla mia famiglia che mi è stata vicina. Sono felice”. 

Il dibattito sulla collocazione giusta della punta pistoiese è ufficialmente aperto. Troppo isolato nel primo tempo, maggiormente dentro l’azione nel secondo, Moncini prova a spiegarsi: “Quando c’è Coda al mio fianco è chiaro che l’aria riusciamo a riempirla in un certo modo. Lui è una prima punta atipica, è un attaccante che fa gol ma che sa anche giocare palla al di fuori della zona calda. Questo agevola tantissimo il suo partner d’attacco. Comunque non ne farei un discorso di modulo perché anche quando giochiamo con una sola punta i rifornimenti arrivano. Abbiamo centrocampisti e rifinitori di grandissima qualità, per un attaccante le occasioni non mancano mai”. 

Di tabelle non vuole sentir parlare, Moncini, ma ammette che i tre punti odierni hanno un sapore speciale: “Sì, sapevamo che sarebbe stata dura. Lo Spezia veniva da tredici risultati utili consecutivi, serviva una prestazione di livello e credo che dopo una fase iniziale non perfetta siamo riusciti a metterla in campo. L’espulsione ci ha aiutato, inutile nasconderlo. Avere la superiorità numerica per un’ora non è poco. E’ una vittoria fondamentale, ma sarebbe stupido mollare proprio adesso. Oltre la serie A vogliamo i record, il mister non fa altro che ripetercelo e ci carica di ulteriore entusiasmo”. 

A Perugia, contro una squadra reduce da ben quattro sconfitte consecutive, le insidie non mancheranno: “Non possiamo permetterci di sottovalutare questo turno infrasettimanale, andremo a giocare in una piazza importante contro il capocannoniere del campionato e una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica – prosegue il 32 del Benevento -; da parte mia spero di migliorare lo score offensivo, vorrei toccare più palloni e calarmi ancor di più nella situazione. A Benevento mi sto trovando benissimo, mi ricorda la mia Pistoia. Ci sono i presupposti per restare qui a lungo”. 

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it