Regionali, incontro de Magistris- Zingaretti: il partito spegne il sindaco

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

A ridimensionare il sindaco Luigi de Magistris dopo l’incontro ( Leggi qui ) con il segretario nazionale Pd, Nicola Zingaretti ci pensa Nicola Oddati. Il responsabile Sud della segreteria nazionale Pd mette subito in chiaro tre cose: quell’ incontro è stato chiesto dal sindaco e ne erano tutti informati; Vincenzo De Luca è il candidato Pd; delle alleanze con il M5S ed altre forze in vista delle regionali non si occupa Roma, ma il partito regionale e napoletano.

Dopo il faccia a faccia con Zingaretti il sindaco ha infatti informato in prima persona i media del colloquio con il numero uno dem e attaccato il segretario Pd Napoli, Marco Sarracino. In serata Oddati mette subito i puntini sulle ‘i’ specificando che “l’incontro è stato richiesto ed è una cosa del tutto normale, di cui erano a conoscenza sia De Luca che Sarracino”. “Come è del tutto naturale – continua – si è analizzato l’ottimo risultato nel collegio senatoriale di Napoli (con l’elezione di Sandro Ruotolo, ndr) e ragionato sulle prossime scadenze”

 Un intervento quello di Oddati mirato a sgonfiare l’eccezionalità dell’evento semmai de Magistris avesse voluto in qualche modo farla passare diversamente. Poi Oddati difende il segretario Pd Napoli, accusato dal sindaco di essere una “coda velenosa ed incomprensibile”. Frasi dettate dal fatto che all’indomani del voto de Magistris è stato snobbato dal partito locale, trattato come ultima voce in capitolo sulla costruzione di un campo largo con un candidato unitario per la Regione Campania. “Prima M5s e Italia viva, con de Magistris si vedrà” le parole usate da Sarracino. “La posizione del Pd è nota – ribadisce Oddati – e ben rappresentata da Sarracino. Siamo pronti  a discutere con le forze che compongono il governo nazionale per alleanze larghe, sapendo che il nostro giudizio sull’operato di De Luca è molto positivo”. Come espresso – ricorda – anche in direzione regionale Pd che ha votato all’unanimità la ricandidatura del Governatore. “Del rapporto con esperienze locali si occuperanno il partito regionale e napoletano” sottolinea Oddati mettendo così al suo posto de Magistris che stamattina a seguito del colloquio con Zingaretti ha parlato della necessità di spostare la discussione a livello nazionale.

Insomma semmai il sindaco avesse creduto o voluto far credere, una volta scaricato dal partito locale, di avere un canale privilegiato e diretto con Roma, si è sbagliato. Il Pd l’ha spento. Di nuovo.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it