Polla, furti al centro sociale: cancello aperto e niente videosorveglianza

Polla
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Salerno – Ancora una volta il centro sociale “Loreto” di Polla nel mirino dei malviventi. Nell’ultimo fine settimana ignoti hanno tentato di entrare in una delle stanze, forzandola ma non sono riusciti nell’intento. Alla ripresa uno dei componenti della band musicale che occupa lo spazio come sala prove, ha purtroppo fatto l’amara scoperta. La porta con evidenti segni di manomissione e scasso non si è riuscita ad aprire poiché deformata. Da qui la denuncia al comando polizia locale con tanto di foto e video. Occorre ricordare che purtroppo il Centro in questione non è novello alla visita di ladri e sciacalli. L’ultima visita è stata fatta lo scorso Aprile, che però ha fruttato un ricco bottino fatto di computers, stampanti, monitor e diverse apparecchiature di proprietà comunale. Come in quel caso i ladri, sono entrati dalla porta principale posta al piano terra chiusa a chiave. In quella occasione i ladri che conoscono bene il sito, sono andati direttamente nella sala dove vi era l’apparecchiatura di videosorveglianza, qui hanno provveduto ad asportare tutto l’impianto. Poi hanno aperto la stanza, l’unica, dove erano stipati tutti gli apparecchi informatici, asportandoli in toto. Lasciando solo una fotocopiatrice perché troppo ingombrante e quindi non facilmente trasportabile. Per lasciare l’edificio i ladri, hanno utilizzato l’uscita principale con un cancello sempre aperto. Il fatto che siano stati divelte solo le porte dove vi erano le apparecchiature di valore ha da subito fatto capire che si tratta di un furto non casuale ma perfettamente architettato, evidentemente, da chi conosce bene il centro. “Con profonda amarezza – hanno commentato gli altri occupanti della struttura – apprendiamo di questo nuovo raid. Ciò significa che non solo questi teppisti hanno nuovamente adocchiato questo immobile ma soprattutto che l’amministrazione comunale non ha preso alcun provvedimento per scongiurare questo tipo di eventi. Avevamo chiesto la chiusura notturna del cancello, unica via di accesso, e questo invece continua a restare aperto. Poi ancora non è stato preso un provvedimento per ripristinare l’impianto di video sorveglianza. Ora ci autotasseremo e acquisteremo quanto trafugato. Non ci lasceremo fermare da questi incidenti di percorso. Continuiamo il nostro cammino associativo.” Restano stupore e rabbia per l’episodio che ha colpito un centro che realizza attività di volontariato forse utili anche alle menti deviate.

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