Benevento, diciassette tecnici in dieci anni: delusioni, gioie ed emozioni

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Benevento – Non ce ne voglia nessuno, non ce ne vogliano soprattutto gli altri sedici allenatori che si sono succeduti in questo decennio sulla panchina del Benevento. Il primo pensiero non poteva che andare a Carmelo Imbriani.

E’ la stagione 2011/12, ai nastri di partenza del campionato di Lega Pro, Girone A, c’è la Strega di Gianni Simonelli. La stagione inizia bene, poi però arrivano tanti pareggi e alcuni passi falsi, quello fatale in casa contro il Carpi. Il “professore” saluta e alla guida della squadra arriva un sannita pure sangue: Carmelo da San Giovanni di Ceppaloni. Al suo fianco il fido Jorge Martinez e insieme iniziano a risalire la classifica, chiudendo a un solo punto dalla zona play off.

Ad aprire il decennio è, però, Agatino Cuttone. Un torneo, quello 2010/11, che l’allenatore di Adrano non riesce a portare a termine. La società ordina infatti l’avvicendamento tecnico e in panchina arriva Giuseppe Galderisi. “Nanu” ottiene il pass per gli spareggi, venendo eliminato nella semifinale play off di ritorno dalla Juve Stabia, una sfida passata alla storia per il “casoPaoloni.

Il campionato 2012/13 non parte sotto una buona stella e i risultati sono evidenti sul campo. Si comincia con il solo Martienz e nell’arco dell’anno si registrano due cambiamenti. Arrivano Ugolotti e poi Carboni ma le rivoluzioni non aiutano il Benevento che chiude al sesto posto, staccato di ben nove lunghezze dagli spareggi promozione.

Carboni ottiene tuttavia la riconferma per la stagione successiva, quella delle riforme. Si parte con 17 squadre a comporre il raggruppamento B e si allarga la partecipazione ai play off. L’obiettivo resta vincere e l’aretino paga con l’esonero, dalla ventunesima giornata i giallorossi passano nelle mani di Brini. Accesso agli spareggi e sogni di cadetteria infranti in semifinale contro il Lecce.

Anche questa volta la società di via Santa Colomba vara la linea della continuità. Brini inaugura l’annata 2014/15 e quando il traguardo di fine stagione appare a un passo ecco il colpo di scena. Via l’ex portiere e dentro il duo LandaidaCinelli. Una svolta infruttuosa: la Strega è fuori al turno preliminare dei cervellotici play off voluti quella stagione dalla Lega.

Dopo tante amarezze ecco finalmente giungere i sorrisi. Stagione 2015/16, sulla panchina siede Gaetano Auteri e il finale è quello che tutti ancora ricordano. Primo posto nel girone C di Lega Pro con settanta punti ottenuti e prima storica promozione in serie B.

L’allenatore dell’impresa sarebbe riconfermato a furor di popolo ma le idee societarie sono altre. Fuori l’uomo di Floridia e dentro un fiorentino, uno che si è fato apprezzare alla guida della Primavera della Juventus. Il primo anno tra i cadetti è affidato a Marco Baroni. Storia recente, ricordi vividi nella mente del popolo giallorosso che, dopo una sola stagione, si ritrova nuovamente a festeggiare. Questa volta servono i play off per poter alzare le braccia al cielo: succede l’8 giugno 2017 contro il Carpi. Il Benevento è in serie A!

Un doppio salto verso il Paradiso ma la realtà è ben diversa. Il massimo campionato si rivela infatti un’inferno per la Strega, relegata mestamente all’ultimo posto. Baroni paga con l’esonero e al suo posto arriva Roberto De Zerbi che ha il coraggio di accettare una squadra destinata alla retrocessione e il merito di salvare il salvabile, ottenendo i primi punti e una storia vittoria a “San Siro” contro il Milan.

Un cammino che ci porta ai giorni nostri e che evidenza il cambio di tendenza di una società dall’esonero facile in passato. De Zerbi non accetta di ripartire in B col Benevento, Vigorito e Foggia scelgono allora Bucchi. Il romano chiude in quarta posizione, poi trasformata in terza grazie alla penalizzazione del Palermo. Ci sono i presupposti per centrare il grande obiettivo ma le speranze si dissolvono una notte di maggio sotto i colpi del Cittadella.

Serve una scossa, un cambiamento. Il diciassettesimo tecnico del decennio è Filippo Inzaghi, un campione del mondo per rilanciare sogni e ambizioni della Strega, facendola anche in barba alla scaramanzia. Il cammino intrapreso sembra essere quello giusto ma questa è una storia ancora da scrivere.

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