“Vecchio cuore granata”. L’accoglienza su tutti i campi che frequenta è sempre la stessa: chi saluta Francesco Sannini lo fa ricordandogli quella passione per il Torino che non avrà mai fine. Il jolly dell’Atletico Sannita è “on fire”, sta vivendo un periodo della stagione importante, cala prestazioni su prestazioni da 8 in pagella.
Un magic moment che si gode con la solita serenità e soprattutto serietà: ragazzo d’oro, disponibile, mai fuori dalle righe. Mister Meccariello in dodici mesi gli ha fatto fare otto dei dieci ruoli di movimento, lui ha risposto sempre presente.
Periodo d’oro, prestazioni importanti nonostante gli acciacchi: questo anno di Atletico Sannita ti ha rinvigorito?
“Tracciando un primo bilancio direi che non era facile rimettermi in pista dopo qualche anno di stop. Ad oggi mi sento bene, in una buona condizione fisica e mentale. Il lavoro settimanale e la costanza pagano, poi avere un preparatore come il prof. Inglese è un valore aggiunto”.
Duttile come pochi, in difesa o a centrocampo in tutti i ruoli: ma in quale pensi di poterti esprimere meglio?
“Mi so adattare alle situazioni, la duttilità è da sempre un mio punto forte come l’intelligenza tattica: fino a qualche anno fa la mezzala era il mio ruolo, ora ti dico che dietro nella linea dei difensori mi trovo benissimo, posizione che mi consente di esprimere al meglio”.
Rapporto con Meccariello: fiducia cieca in te da parte sua, senti la sua fiducia?
“Con il mister il rapporto è speciale e nasce da lontano: Mec è stato il mio primo allenatore ai tempi della Forza e Coraggio. Con lui ho vissuto anche altre esperienze, ha fiducia in me ed è stato principalmente lui a convincermi a rimettere le scarpette”.
Fai le carte al campionato dopo 9 gare: chi lo vince, chi va ai play-off e dove vedi il tuo Atletico?
“Le squadre forti le abbiamo affrontate quasi tutte, il campionato è livellato e per la vetta si deciderà secondo me nelle ultime gare. Il Molinara è quella che mi è piaciuta di più, l’Apice resta la favorita”.
Capitolo Toro: dove nasce questo amore, chi te lo ha inculcato?
“Il toro rispetta il mio credo: mai mollare, in campo dare sempre tutto, stare sempre sul pezzo. Il Toro o ce l’hai o non ce l’hai, non può essere spiegato”.
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