Napoli – La battaglia degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli non accenna a fermarsi. Nonostante le rassicurazioni arrivate ieri dall’azienda e dal governo in merito allo stop della cessione del ramo d’azienda, i lavoratori sono tornati in piazza stamattina con un maxi-corteo che ha attraversato le principali strade del centro storico.
È partita da piazza Mancini la manifestazione degli operai Whirlpool diretti verso piazza del Gesù Nuovo, dove si svolgerà un comizio. La protesta si è sviluppata contestualmente allo sciopero generale di quattro ore proclamato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil nelle realtà industriali e manifatturiere della provincia di Napoli. Gli operai dello stabilimento di via Argine hanno realizzato un manichino di cartapesta che raffigura un Gesù in croce vestito con una tuta Whirlpool. “Napoli non molla”, ancora una volta è stato il coro che ha accompagnato la marcia degli operai. In testa al corteo, con i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Napoli e della Campania, anche il sindaco Luigi de Magistris.
Oltre a striscioni, manifesti e alle bandiere dei sindacati di categoria ci sono anche i gonfaloni dei Comuni di Napoli, Casoria, Pomigliano d’Arco, Pozzuoli, Brusciano, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Casavatore, Torre del Greco, Torre Annunziata e della Città Metropolitana. I lavoratori, stando a quanto ribadito a gran voce durante il corteo, non sono soddisfatti della nota con cui ieri la multinazionale americana ha comunicato di sospendere la cessione dello stabilimento e il licenziamento collettivo di 420 dipendenti.
“La decisone dell’azienda di ritirare la cessione ed evitare i licenziamenti è frutto della lotta dei lavoratori e di tutta la città”. Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, presente al corteo degli operai. “I lavoratori – ha affermato il primo cittadini – stanno facendo una grande lotta e non ci fermeremo perché è una lotta giusta. Ci fermeremo soltanto quando avremo vinto questa battaglia”.
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