Napoli – All’indomani del terremoto di Ischia, che alle 20.56 del 21 agosto ha provocato due morti e 42 feriti, è tempo di stabilire eventuali responsabilità. Il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e il sostituto Michele Caroppoli sono stati sull’isola e in particolare nella frazione di Casamicciola, dove si sono verificati i crolli che hanno determinato la morte di due donne ed il ferimento di numerose persone. Attualmente i magistrati non escludono che le aree interessate dai maggiori danneggiamenti di edifici siano poste sotto sequestro.
Un’iniziativa d’obbligo viste le polemiche sull’abusivismo sollevate dopo il sisma. La Procura di Napoli, infatti, sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto sull’isola di Ischia. “Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento“, ha dichiarato il capo della Procura partenopea Giovanni Melillo ai microfoni di radio 1. “E’ un quadro complesso e ha bisogno di approfondimenti. Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio. All’abusivismo edilizio – continua Melillo – corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato. La dimensione di necessità – conclude – è nettamente inferiore a quella speculativa”.
A proposito dell’abusivismo interviene Giovan Battista Castagna, sindaco di Casamicciola che attacca la stampa e tutti coloro che pongono l’accento sulla questione dell’edilizia: “L’abusivismo non c’entra niente in questo terremoto, – sostiene – e i giornalisti che lo dicono sono dei disgraziati. Non nego che ci sia abusivismo, come in tutta Italia, ma definirci capitale dell’abusivismo è un affronto al popolo di Casamicciola. Quelle venute giù son case vecchie di cent’anni. A Casamicciola ci sono sicuramente case condonate. E allora? Condonate significa messe in regola, il proprietario ha ammesso di aver costruito qualcosa in difformità e ha pagato una sanzione, come previsto dalla legge. Vogliamo criminalizzarli per questo?“.
Intanto i magistrati effettuano i primi sopralluoghi e sono in contatto con polizia, protezione civile e i vigili del fuoco i quali che dovranno accertare se i crolli siano stati determinati dalla scadente qualità del materiale di costruzione o da opere abusive e da altre cause. I luoghi sono avvenuti i casi più gravi potrebbero essere sottoposti sequestro per consentire poi gli esami degli esperti tecnici incaricati dalla Procura.
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