Benevento – “Ho visto quell’uomo girovagare con fare sospetto e Verlezza mi ha invitato ad andare a controllare. Ho portato il coltello che già avevo in mano per tagliare la carne, per spaventarlo. Dopo l’ho raggiunto e mi ha urlato delle frasi incomprensibili e mi ha dato due schiaffi al volto. A quel punto l’ho accoltellato ma ho compreso di averlo colpito al torace quando l’ho allontanato da me. Poi sono tornato alla paninoteca mentre lui si è avviato sulla strada”.
Questa le prime dichiarazioni rilasciate in mattinata da Cristian De Francesco, 18enne di Arienzo, in carcere da 3 giorni perché indiziato del tentato omicidio di un 30enne genovese, è stato ascoltato dal Gip Gelsomina Palmieri che ha convalidato l’arresto ordinando, per il giovane, la misura cautelare degli arresti domiciliari.
De Francesco, difeso dall’avvocato Sgambato, è accusato di aver colpito il 30enne, la notte tra il 14 e il 15 agosto, con una coltellata al torace, nei pressi di un distributore di carburante situato lungo la Statale Appia, nel territorio comunale di Forchia.
E’ invece stato disposto l’obbligo di dimora per il 51enne indagato per favoreggiamento in quanto avrebbe tentato di fare sparire delle tracce di sangue dal luogo dell’accoltellamento. Intanto la vittima, soccorsa e trasportata al Rummo, dopo essere stato operata, è ricoverata nel nosocomio cittadino e non è in pericolo di vita.
Ricordiamo che l’arma usata per ferire l’uomo, un coltello a serramanico con una lama di 8 cm, è stata ritrovata dagli uomini dell’Arma nelle vicine campagne di Arienzo.
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