Napoli – Ancora una grana per il consigliere della Municipalità 5 Vomero-Arenella, Pietro Lauro. L’esponente del parlamentino di via Morghen è finito agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. La vicenda che ha spinto il gip del Tribunale di Napoli a emettere il provvedimento resta al momento avvolta nel massimo riserbo ma, stando ad alcune indiscrezioni e ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria, la questione affonderebbe le proprie radici nell’ambito familiare. Nonostante il tentativo di non far trapelare la notizia, il caso è subito salito agli onori della cronaca locale, tant’è che a strettissimo giro di posta i Verdi hanno chiesto le dimissioni di Lauro.
Quello del 51enne Lauro è un volto tutt’altro che nuovo per le pagine della stampa partenopea. Eletto nel 2016 con la lista di Gianni Lettieri “Prima Napoli” e oggi molto vicino al movimento di Matteo Salvini, pochi mesi fa Lauro si rese protagonista di una feroce aggressione ai danni del celebre street artist Jorit. Quest’ultimo stava infatti realizzando all’Arenella un murale dedicato a Ilaria Chucchi, sorella del defunto Stefano. L’intervento non andò affatto giù al consigliere municipale che, avvicinatosi al writer pianurese, lo minacciò senza tanti giri di parole: «Da qui te ne devi andare, io ti “schiatto” la “capa”». La querelle rientrò per fortuna nel giro di qualche giorno dopo le scuse dello stesso Lauro. Jorit dal canto suo fece cadere la vicenda nel dimenticatoio preferendo non sporgere formale denuncia. A ottobre, nel pieno della sua campagna elettorale da candidato al consiglio comunale di Marano, città nella quale è residente, schiaffeggiò invece un contestatore del leader della Lega. Un temperamento, quello di Lauro, a dir poco focoso e che in questi anni gli ha causato più di qualche grattacapo. L’ultimo appena pochi giorni fa, quando le forze dell’ordine hanno bussato alla porta di casa per notificargli ed eseguire il provvedimento emesso dal gip.
Dura la reazione dei Verdi. Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, intervenendo con Gianni Simioli ai microfoni de “La Radiazza”, ha infatti espresso il proprio pensiero senza tanti giri di parole: «Pietro Lauro farebbe meglio a presentare le proprie dimissioni. Gli auguriamo – hanno proseguito Borrelli e Simioli – di risolvere ogni problema con la giustizia, ma riteniamo che allo stato attuale la sua figura non è in alcun modo compatibile con un qualsiasi ruolo istituzionale. Già in passato aveva dimostrato di essere inadatto a tali ruoli, esternando tutto il suo essere violento e maleducato. Ci riferiamo alla vile aggressione di cui Lauro si rese protagonista quando, l’anno scorso, si rivolse con epiteti a Jorit che stava realizzando il murale raffigurante Ilaria Cucchi in via Menzinger. Le dimissioni – concludono Borrelli e Simioli – sarebbero un atto di responsabilità e di rispetto istituzionale. Un gesto che potrebbe anticipare, qualora l’ipotesi di reato lo preveda, la sospensione dai pubblici uffici».
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