Napoli – Racket a suon di tangenti da mille euro a “bussata”, scacco alla nuova “paranza” del clan Mazzarella che aveva imposto il proprio dominio nella zona dei Decumani. A finire nel mirino dei giovanissimi aguzzini erano state ancora una volta le pizzerie del centro storico di Napoli.
Tre arresti dei carabinieri per un’estorsione a un esercizio commerciale. Giovedì scorso, nell’ambito di un’indagine partita l’inverno scorso, il Nucleo operativo della Compagnia Napoli Centro ha eseguito il fermo di Antonio Iodice, 20 anni, Pietro Perez, 39 anni, Marco De Martino, 19 anni, per aver più volte riscosso il pizzo in una pizzeria nella zona di via dei Tribunali per conto della cosca che, dopo i recenti arresti che hanno colpito il rivale clan dei Sibillo, cercava di affermarsi anche in questa parte del territorio cittadino. L’inchiesta è nata dopo numerosi episodi di intimidazione che si sono susseguiti nei primi mesi dell’anno nei confronti delle pizzerie dell’area, i cui titolari hanno però con coraggio deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine denunciando tutte le angherie subite. Uno degli indagati e’ stato rintracciato a Procida, isola che frequenta abitualmente da qualche anno e nella quale è residente. Il gip Chiara Bardi, dopo la convalida del fermo e la successiva emissione di ordinanza cautelare, ha disposto per i tre la custodia cautelare nel centro penitenziario di Secondigliano.
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