Sciolto il comune di Sant’Antimo, l’ex sindaco Russo non ci sta: “Tradito, mai preso stipendio”

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Dopo la sfiducia incassata dal sindaco Aurelio Russo,  con le dimissioni di 13 consiglieri su 24, il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, ha avviato la procedura di scioglimento del consiglio comunale di Sant’Antimo, area a nord di Napoli.

Il Prefetto ha sospeso il consiglio comunale e nominato Commissario prefettizio il viceprefetto Maura Nicolina Perrotta, incaricandolo della provvisoria amministrazione dell’Ente. Nei giorni scorsi l’oramai ex sindaco Russo aveva scritto un lungo post sulla propria pagina Facebook contro i consiglieri che gli hanno voltato le spalle: 

Questo il testo integrale: 

“Sono stato un Sindaco che ci ha messo il cuore.

Di fronte ai problemi, non ho mai scelto la soluzione più facile oppure quella meno impopolare; ma sempre quella più utile per la città.

Ho cercato di segnare un solco profondo nei confronti della camorra, consegnando ai più fragili le case scippate alla nostra ricchezza.

Ho provato a dare equità laddove non c’era, restituendo la Città dello Sport ai giovani e ponendo le basi per una maggiore partecipazione pubblica in strutture che erano diventate, di fatto, private.

In una economia depressa ho iniettato risorse con la realizzazione di opere pubbliche che riporteranno Sant’Antimo al centro di un recupero civico e culturale importante.

Abbiamo affrontato problemi angoscianti come quello della raccolta differenziata, che andava sempre peggio, con decisioni difficili ed assumendo responsabilità anche gravi.

Ho voluto fortemente che il Comune non andasse in dissesto per poter stabilizzare tredici LSU (nessuno chiamato da me) ed assumere undici nuovi giovani dal concorso regionale Formez, per rivitalizzare una pianta organica ferma da anni.

Abbiamo ridotto il prelievo fiscale sull’apertura dei negozi, per combatterne la chiusura.

Tutto questo senza mai prendere un euro di stipendio.

E non ho accontentato (quasi) nessuno: vuol dire che ho lavorato bene.

Adesso sarò sostituito da un commissario sicuramente più onesto di me; ma sicuramente con meno cuore.

Un ringraziamento a tutti coloro che si sono alternati come miei collaboratori nel tempo all’interno della Giunta: tutte persone straordinarie, che hanno dato il massimo.
Così come ringrazio i consiglieri comunali che mi hanno accompagnato in questa avventura e i dipendenti comunali che mi hanno sopportato.

Uno speciale saluto al mio staff.

A qualcuno dei consiglieri che mi hanno mandato a casa chiedo, infine: sicuri che sarete ripagati per questo tradimento?”.

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