Alleanza di Secondigliano, l’inchiesta si sgretola al Riesame: libera Maria Licciardi 

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Napoli – Colpo di scena al Riesame, scagionata la lady camorra di Secondigliano. La dodicesima sezione del Tribunale delle Libertà di Napoli ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere per Maria Licciardi, alias “’a peccerella”, che figurava tra i 126 destinatari dell’ordinanza eseguita nell’ambito dell’operazione contro l’Alleanza di Secondigliano, cartello criminale composto dai clan camorristici Contini, Licciardi e Mallardo. Maria Licciardi, sorella del boss Vincenzo, si era resa irreperibile lo scorso 26 giugno, giorno dell’esecuzione della maxi-ordinanza, ed era da allora considerata latitante. Il Riesame ha però accolto il ricorso presentato dall’avvocato Dario Vannetiello, difensore della donna, annullando gli effetti dell’ordinanza nei suoi confronti. Licciardi è considerata dagli investigatori tra i capi dell’Alleanza di Secondigliano, in particolare del clan della Masseria Cardone, l’unica con funzioni direttive tra le pur diverse donne che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nel coordinamento del cartello criminale. A non convincere i giudici del Riesame sono state soprattutto le intercettazioni a carico della 68enne, molte delle quali presentavo riferimenti indiretti o dubbi.
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