Cumuli di rifiuti invadono i quartieri delle periferie di Napoli da almeno una settimana ma per il sindaco Luigi de Magistris si tratta solo di “momentanea sofferenza” causata dalla manutenzione presente negli impianti Stir dell’Hinterland e da alcuni guasti che si sono verificati all’interno. Discariche a cielo aperto nei pressi dei cassonetti di zone dell’area occidentale come Soccavo, Rione Traiano, Pianura, dell’area orientale da Ponticelli a Barra e dell’area nord (Secondigliano e Scampia in primis).
Cumuli che rendono l’aria irrespirabile e obbligano spesso i cittadini a restare chiusi in casa. L’emergenza ha visto l’Asia, l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti a Napoli, a raccogliere parte delle oltre 350 tonnellate di rifiuti delle periferie negli ultimi giorni. Già questa mattina nel quartiere di Pianura alcune “discariche” sono state bonificate. Nel Rione Traiano, tra via Romolo e Remo e via Tertulliano, la situazione resta invece critica, con i cittadini pronti a scendere in strada e protestare.
De Magistris appare fiducioso e poche ore fa ha annunciato che “non c’è nessuna emergenza in città e nell’area metropolitana o in Regione e la momentanea sofferenza sta già rientrando”. Il sindaco poi lancia un appello ai cittadini invitandoli a una “maggiore responsabilizzazione da parte di tutti, soprattutto nei prossimi giorni dove si triplicheranno le presenze a Napoli”. Il riferimento alle Universiadi in programma dal 3 al 14 luglio.
La città, spiega de Magistris, “si farà trovare come sempre pronta, reattiva e con una grande voglia di lottare anche superando situazione di estrema difficoltà”. Per il sindaco l’unica “anomalia” è rappresentata dagli incendi di “100 cassonetti negli ultimi 3 mesi”. Su questi episodi – conclude – “l’idea ce l’ho e l’ho presentata al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
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