Napoli – Gazebo revolution, dopo mesi di stallo l’amministrazione comunale vara il primo atto per il riordino del settore. La giunta de Magistris ha adottato un’importante delibera firmata dal vicesindaco Enrico Panini, con la quale vengono approvate le linee guida per le occupazioni di suolo pubblico, i cosiddetti dehors, dei bar e dei ristoranti di alcune delle principali strade e piazze del centro storico Unesco di Napoli. Il documento è il primo frutto delle attività del gruppo di lavoro nato attraverso un accordo di collaborazione scientifica, siglato il 2 agosto 2017, tra il Comune di Napoli, la Soprintendenza Archeologica, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II e la Camera di Commercio. La delibera consente di superare definitivamente i regimi di proroga (l’ultimo dei quali è scaduto il 30 aprile scorso) con i quali, fino ad oggi, venivano autorizzate le occupazioni di suolo pubblico di bar e ristoranti.
Nello specifico il dispositivo prevede i seguenti punti: approva le linee guida relative alle aree oggetto del primo studio del gruppo di lavoro. Si tratta, in particolare, di più di 100 piazze e strade della città ricadenti nel perimetro ricompreso tra via Foria e piazza Vittoria; concede 6 mesi ai titolari di concessione di suolo pubblico ricadenti in tali piazze e strade per adeguare le stesse alle linee guide dettate attraverso la presentazione di apposito progetto; semplifica le procedure per il rilascio di nuove concessioni in tali aree evitando la richiesta del parere alla soprintendenza. L’attestazione di conformità alle linee guida sarà infatti riconosciuta direttamente dagli uffici comunali; supera definitivamente i regimi di proroga attraverso l’istituzione di un regime transitorio che prevede per tutti gli esercenti ricadenti nelle piazze e nelle strade non ancora rientranti nell’oggetto di studio, la possibilità di rilascio di occupazioni di suolo pubblico ad impatto minimale (sedie, tavolini, ombrelloni ad asse centrale) fino all’approvazione di linee guida anche per tali aree.
«Si tratta di un risultato storico che non ha precedenti in altre città italiane – dichiarano il vice sindaco Panini e la consigliera comunale delegata al Commercio Maria Caniglia – Il livello di dettaglio con il quale è stato definito, strada per strada e piazza per piazza, lo spazio massimo occupabile e la tipologia di arredo assicurerà un livello di decoro e di accoglienza adeguato ad una città dalle grandi tradizioni storiche, architettoniche e commerciali come Napoli. Ringraziamo la Soprintendenza, la Camera di Commercio e il Dipartimento di Architettura, che spalla a spalla hanno lavorato con noi per raggiungere questo importante obbiettivo che sarà presentato prossimamente nel dettaglio in una conferenza stampa. È nostra intenzione proseguire lo studio fino a coprire in tempi brevi tutto il centro storico Unesco della nostra città».
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