Benevento – Che l’arte sia la migliore forma di comunicazione è un dato conclamato. E c’è chi a Benevento ha saputo coniugarla nel modo più intenso possibile. Una carriera fatta di tanto sacrificio ma, per fortuna, anche tanti attestati di stima. Parlare a Benevento, e non solo, di Mario Ferrante significa parlare di eccellenza allo stato puro. Un’eccellenza che non è solo frutto della creazione ma dei concetti espressi che, spesso, vanno ben oltre la normale rappresentazione. E dopo una lunga carriera, arriva anche la soddisfazione, l’apice.
La decisione della Morra Art Studio di Vincenzo Morra di inserire il maestro sannita nella mostra alla Reggia di Caserta, insieme a tanti geni del Novecento, alcuni di loro già passati a miglior vita, significa dire al mondo che Ferrante sta lasciando un segno con le sue opere.
Diversi linguaggi artistici a confronto, il tema, infatti, è il Dialogo dei Contrapposti. Tanti modi di esprimere concetti che si troveranno, per certi versi, a parlare tra di loro creando quasi una sorta di filo conduttore. Tra i protagonisti indiscussi figurano i nomi di Andy Warhol, Mario Schifano, Roberto Crippa, Emilio Scanavino, Tano Festa, Mimmo Rotella, Renato Mambor. E tra questi ci sarà anche Mario Ferrante con le sue scene metropolitane. Dal 18 maggio al 30 giugno, alla Reggia di Caserta, sarà possibile iniziare un percorso artistico – culturale, cominciare un viaggio che passerà anche per Benevento grazie alla presenza del maestro sannita che farà il suo ingresso nell’olimpo dei grandi artisti contemporanei.
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