L’ultimo libro di Giuliano Volpe a Santa Maria Capua Vetere

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Il Festival della Letteratura nel segno del mito “La memoria degli Elefanti”, in programma a Santa Maria Capua Vetere, chiuderà i battenti venerdì 26 maggio e lo farà con il saluto del presidente del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici Giuliano Volpe. “Un progetto culturale organico e complessivo, che racconta un territorio, attraverso i monumenti, gli oggetti, il cibo, le persone”, sono le parole di Volpe, raccontate nel suo ultimo libro intitolato “Un patrimonio italiano” e che sarà presentato nell’occasione.
Dalle ore 18 sarà possibile visitare l’Anfiteatro Campano e l’intero circuito archeologico dell’Antica Capua. Successivamente si potrà prendere parte alla cena biologica con menù dedicati a Spartaco e Annibale. La discussione del salotto letterario, invece, verterà sul tema “La rivoluzione della nuova valorizzazione dei beni culturali”, partendo proprio dai numerosi spunti di riflessione offerti dal volume di Volpe. Un libro che rappresenta un viaggio nell’Italia migliore, un tour ideale tra musei, parchi, monumenti, gestiti “dal basso”: tante soluzioni diverse che, come anticipa Volpe “dimostrano come sia possibile fare dell’eredità culturale un elemento vivo e un fattore di coesione e di crescita di una comunità, grande o piccola che sia”.
Un itinerario per raccontare la bellezza delle Catacombe di San Gennaro al Parco sommerso della Gaiola. Il volume di Giuliano Volpe racconta le nuove frontiere del turismo esperienziale in 22 casi esemplari ritrovati in giro per l’Italia: dall’Archeodromo di Poggibonsi al Castello di Squillace. Ben quattro esempi eccellenti si trovano in Campania: le Catacombe di San Gennaro e il Parco sommerso della Gaiola a Napoli, il Museo Civico di Piedimonte Matese e proprio il “caso” del progetto dei servizi aggiuntivi all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere con il lavoro del consorzio Arte’m e del gruppo Amico Bio.
L’evento sarà coordinato dal giornalista Roberto Conte e vedrà la partecipazione di Carlo Rescigno, docente di Archeologia della Magna Grecia all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Emanuele Piedimonte, direttore artistico de “La memoria degli Elefanti”, Pasquale Rossi, coordinatore scientifico del Corso di Alta Formazione in Guida e progettazione di itinerari turistici dell’Università Suor Orsola Benincasa e Laura Valente, direttore artistico del Ravello Festival Danza/Tendenze e Nuovi linguaggi.
“Ogni area archeologica ed ogni museo dovrebbero sempre rappresentare un luogo vitale, inclusivo, capace di suscitare curiosità, piacere, emozioni. Dovrebbero essere in grado di proporre un racconto, stimolare domande diversificate da parte di ogni categoria di visitatore e suggerire possibili risposte e garantire anche luoghi di ristoro e di pausa adeguati al progetto culturale e comunicativo, perché, ad esempio, anche la qualità del cibo è parte di un progetto culturale di qualità”, è un ulteriore estratto del libro di Giuliano Volpe, “quello realizzato all’Anfiteatro Campano è un progetto articolato di grande innovazione che ha cercato di andare oltre la mera riproposizione dei servizi di biglietteria e libreria e che potrebbe indicare la strada di nuovi percorsi di creazione di valore, secondo standard internazionali e valorizzazione delle peculiarità locali. Può essere questo un esempio delle potenzialità culturali ed economiche del cosiddetto ‘patrimonio minore’ del nostro Paese, da troppo tempo abbandonato ad un destino di degrado e di speculazione”.
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