Napoli – Doveva morire perché aveva rubato soldi. E questo non era permesso all’interno del clan. Così gli agenti della squadra mobile della Questura di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno arrestato Vincenzo Foglia, per il delitto di omicidio di Giuseppe Perna, commesso il 5 marzo 2016 all’interno di un pub in via Evangelista Torricelli n. 410, nel quartiere di Pianura, nell’area occidentale di Napoli. Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha permesso di individuare il ruolo di mandante ricoperto da Foglia, anche attraverso le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Raffaele Dello Iacolo, esecutore materiale dell’omicidio che esplose numerosi colpi di arma da fuoco contro Perna, quattro dei quali lo attingevano al capo, al collo ed al dorso, cagionandone la morte. In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che Foglia, in qualità di reggente, in assenza dei capi detenuti, del clan Marfella-Pesce, radicato ed operante nel quartiere urbano di Pianura, decretava l’omicidio del Perna poiché sospettato, benché intraneo al medesimo sodalizio camorristico, di essersi reso responsabile di ammanchi dalle casse del clan.
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it