Doveva essere una serata di festa. Il cantante Tony Tammaro si era appena esibito nella piazza di Castellammare di Stabia, nel Napoletano. Tutti erano felici quando d’improvviso si è scatenato il panico. Cinque colpi di pistola che hanno scosso la quiete di un lunedì sera diverso per i tanti residenti che erano in strada a godersi luci, bancarelle e musica, oltre che gli stand che offrivano succulenti piatti a base di carciofi. Era il giorno della sagra del carciofo ma qualcuno ha pensato di rovinare tutto. Cinque colpi sparati nel mucchio, con il tentativo di colpire un uomo che è riuscito a scappare in tempo, prima di essere ferito. Ma i bossoli di rimbalzo hanno purtroppo ferito due ragazze, una diciannovenne e una ventiduenne. Due amiche che passeggiavano tra le strade del centro e che si sono ritrovate a passare una notte in ospedale.
I proiettili calibro 9×21 hanno colpito, per miracolo, i piedi delle due ragazze e non organi vitali. Sono ricoverate ma non in pericolo di vita. Subito dopo essere state colpite si sono accasciate a terra dal dolore e sono state soccorse dai passanti per essere portate in ospedale. Ma nel giro di pochi istanti si è scatenato il panico. Gente che correva in cerca di riparo, altri che tentavano di entrare nei locali affollati oppure di scappare in auto. Una scena da film a quanto pare provocata per un diverbio nato per caso. Dalle prime ricostruzioni eseguite sul posto dalle forze dell’ordine che l’assalitore armato sia stato infastidito perché spintonato da un uomo di grossa corporatura. Una parola di troppo ed è spuntata una pistola.
La polizia ha circoscritto immediatamente l’area e repertato 5 bossoli con le ogive deformate. Adesso stanno verificando se ci sono immagini registrate dagli impianti di sicurezza privati che possono in qualche modo aver immortalato la scena della folle sparatoria. Nella tarda serata però un passo importante alle indagini è stato fatto. Gli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia hanno individuato un uomo che avrebbe dato un passaggio in auto a chi poi ha fatto fuoco in piazza. Ha riferito, nel corso di un interrogatorio, che avrebbe soltanto accompagnato quel conoscente in zona perché lo aveva visto passeggiare a piedi e di non aver minimamente percepito i suoi intenti, né la circostanza che fosse addirittura armato.
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