Anche quest’anno le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora avanti, dato che l’ora legale tornerà domenica 31 marzo a seguito dello slittamento dell’abolizione del consueto cambio dell’ora. La proposta della Commissione Europea nacque per favorire un allineamento di tutti i Paesi Ue con l’obiettivo di eliminare il cambio d’orario durante l’anno, tesi avvalorata dal sondaggio a cui parteciparono 4,6 milioni di europei (su un totale di 510 milioni) dei quali l’84%, si dichiarò a favore dell’eliminazione dell’ora legale.
Solo pochi giorni fa la commissione Trasporti e Turismo dell’Europarlamento ha approvato la mozione con cui si rinvia tutto al 2021. In particolare nell’aprile del 2020 i Paesi dell’UE dovranno dare la propria risposta definitiva: se mantenere solo l’ora legale o solo l’ora solare.
C’è da ricordare che l’ora legale era stata introdotta con una legge del 1965, in un periodo in cui cresceva costantemente il fabbisogno energetico. Da allora, ogni anno le lancette degli orologi vengono spostate due volte per l’adeguamento ai cambiamenti stagionali nelle fasi luce-buio e sfruttare così la luce naturale disponibile in un dato arco di tempo. Dunque la principale ragione di dover sopportare il doppio cambio è il risparmio energetico.
Ma, a quanto pare, il passaggio tra l’ora invernale e quella estiva continuerà almeno per un altro anno.
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