Scampia, vigili in “estinzione”: «Solo 65 agenti per oltre 100mila abitanti»

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Napoli – Vigili urbani ridotti ai minimi termine, all’ombra delle Vele monta la preoccupazione per la possibile carenza di controlli sul territorio. A lanciare l’allarme è Apostolos Paipais, presidente della Municipalità Scampia-Piscinola-Chiaiano-Marianella: «Dopo nemmeno due mesi dal cambio del comando di polizia Municipale di Scampia apprendo, ieri in serata, che è stata effettuata un’ ulteriore manovra. Sempre nel rispetto istituzionale di chi compie delle scelte, Comune di Napoli, reputo che bisogna anche considerare tante dinamiche organizzative a seguito di tante difficoltà territoriali». L’incarico di guidare l’unità operativa del quartiere, come si apprende dalla disposizione firmata dal Comando del Corpo l’1 marzo, è stato infatti affidato al capitano Ciro Colimoro, già dirigente del reparto Infortunistica stradale.
 
Il valzer di caschi bianchi sarebbe però soltanto la punta di un iceberg dietro il quale si celerebbero in realtà una lunga serie di problemi. A partire dalla pianta organica destinata all’area nord di Napoli sempre più sguarnita. Il presidente Paipais entra quindi nel merito della questione elencando i punti “caldi”: «La gestione di un’area vasta come la Municipalità 8 – denuncia – come vaste sono le aree di periferia, con presidio limitato della polizia municipale; un organico ridotto a quasi 65 unità di polizia municipale per oltre 100.000 abitanti mentre la legge prevede un vigile ogni 800 abitanti; gestione della zona di Miano, che non è di appartenenza alla Municipalità 8; mancanza di elementi base per poter esercitare il proprio mandato: cancelleria, stampanti e tanto altro; distacco della polizia municipale dal territorio periferico al centro cittadino per eventi o eventi calcistici. Ma come si riesce a gestire tutto questo? In questo caos, il governo giallo-verde asserisce pure di voler attribuire alla polizia municipale i controlli per i “furbetti” del reddito di cittadinanza?». Una situazione labirintica che, nonostante la promessa di nuove assunzioni nel Corpo, rischia di diventare esplosiva da un momento all’altro.
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