Salerno – Il programma “Le Iene” è tornato a Salerno, ma questa volta nel mirino c’è la salute dei suoi cittadini, messa a rischio dalle Fonderie Pisano, stabilimento situato nel rione Fratte dove dal 1961 viene fusa la ghisa, utile per la produzione di Tombini e pezzi di automobili. L’inquinamento di questi stabilimenti torna ancora una volta alla ribalta delle televisioni nazionali. I fumi prodotti dalle fonderie sono solo la parte “visibile” del problema poichè, a seguito di studi Arpac, è stata accertata la presenza di metalli pesanti, precisamente piombo e cadmio, pericolosi per la salute in quanto di natura cancerogena. La cosa più inquietante che viene denunciata dal servizio, è che tali metalli sono stati trovati nel sangue di 400 volontari residenti nelle vicinanze delle fonderie.
Gola, tiroide e cervello sono le zone maggiormente colpite dai tumori causati proprio dall’inquinamento, ma non solo, infatti sono numerose anche le leucemie, che colpiscono addirittura i bambini. Il tutto viene confermato dalle interviste degli abitanti di Fratte, che da anni respirano i fumi dell’impianto siderurgico e quindi le polveri, visibili sui loro balconi e sulle facciate dei palazzi.
Ad oggi non è stato svolto alcun esame epidemiologico che possa certificare scientificamente la correlazione tra le malattie e l’inquinamento provocato da tali stabilimenti. Cosa che, invece, è stata fatta a Taranto, dove è stata esaminata l’associazione tra le emissioni industriali di ILVA e la mortalità. Nonostantele fonderie Pisano siano state sequestrate più volte dalla magistratura, i proprietari sono riusciti a riottenere la riapertura attraverso ricorsi o promesse di sistemare gli impianti; in realtà le emissioni illecite sono continuate e proseguono tutt’ora ai danni di tutti i cittadini che in quel rione muoiono di cancro nel giro di pochi mesi.
Il Comune di Salerno ha previsto, dal 2006, la delocalizzazione dello stabilimento; la Iena Roberta Rei è andata personalmente a parlare della questione al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, i quali però non hanno dato alcuna dimostrazione di interessamento per la situazione.
Dunque “se le autorità non provvedono, sono evidentemente, in qualche modo, corresponsabili del pericolo continuo che rappresenta per la popolazione” secondo l’otorino specialista in oncologia all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dottor Paolo Fierro.
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