Napoli – Il nome non c’è ancora, il simbolo neppure. Ma Luigi de Magistris, intervenendo oggi ai lavori dell’assemblea #Oltreledisuguaglianze al Teatro Italia di Roma, sembra avere le idee chiare: «Abbiamo deciso di mettere in campo un progetto politico, una coalizione civica di liberazione, un campo largo senza fili spinati attraverso l’attuazione di principi costituzionali contro l’onda nera di razzisti e fascisti. Da domani ci metteremo subito al lavoro». Destinazione, elezioni europee.
Dopo settimane di attesa il sindaco di Napoli ha dunque rotto gli indugi, annunciando che si impegnerà in prima persona, anche se al momento non ha fatto riferimento a una sua candidatura diretta, in vista dell’ormai quasi imminente tornata elettorale: «Abbiamo – ha spiegato l’ex pm – il dovere di costruire insieme un’alternativa politica per un’Europa diversa, un’Europa sociale e capace di restituire i diritti sociali alle persone». Stando a quanto emerso oggi nel corso dell’assemblea al Teatro Italia, quello di de Magistris sarà «un laboratorio che in Italia non si è mai visto, non il quarto polo, né il puzzle della sinistra. Costruiremo una convergenza di autonomie e con noi ci saranno solo persone con storie credibili, autonome, libere e coraggiose, che vengono dal Sud e dal Nord, che lottano per la giustizia, l’ambiente, i beni comuni, la libertà, la solidarietà, la fratellanza e la coesione. Vogliamo costruire l’alternativa dal basso al governo più a destra della storia repubblicana. Non possiamo più tornare indietro. Saremo in grado di costruire un grande movimento che avrà come obiettivo quello di rimuovere ostacoli, pronto ad avere risultati importanti con l’obiettivo di costruire un’Europa dei popoli, dei diritti e delle uguaglianze». Nel corso del suo intervento de Magistris ha poi messo l’accento sui risultati che la sua Amministrazione avrebbe raggiunto in questi sette anni alla guida del capoluogo: «Non ho mai sopportato l’idea di stare a guardare. Quando ho fatto irruzione nella campagna elettorale di Napoli la città era a terra, piena di “monnezza”, il napoletano camminava a testa bassa. Io ci ho creduto mettendoci corpo e anima mentre si diceva “tanto non cambia nulla, tanto sono tutti uguali”. Oggi a Napoli il potere forte è il popolo».
Sul palco, oltre al primo cittadino di Napoli, sono intervenuti esponenti del mondo civico, delle associazioni e dei movimenti, attivisti della Terra dei Fuochi, del movimento No Tav Terzo Valico, del Baobab, di Emergency, realtà antirazziste, oltre ad amministratori locali di tutta Italia. Tra gli interventi registrati anche quello del segretario nazionale di demA e vicesindaco di Napoli Enrico Panini, Claudio Sanita (rappresentante movimenti Piemonte), Cecilia Strada e Paolo Maddalena. Pablo Iglesias, segretario di Podemos, ha inviato un videomessaggio all’assemblea convocata da de Magistris per provare a costruire insieme al progetto lanciato dal sindaco di Napoli «un’alternativa politica per un’Europa diversa, un’Europa sociale, un’Europa capace di restituire i diritti sociali alle persone».
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