Biondin guarda avanti: “Stiamo crescendo, paghiamo le solite sbavature”

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Ivano Biondin e i suoi ragazzi. Più che allenatore, un padre, un fratello maggiore. Comanda i suoi dalla panchina, i ragazzi lo seguono e i risultati, almeno in termini di gioco, si vedono. Per i punti, c’è ancora da attendere. Arriveranno, a patto che la squadra continui a crescere ed eviti amnesie che costano sempre caro.

“Purtroppo – ha dichiarato Biondin – commettiamo ingenuità che compromettono tutto quello che di buono facciamo durante la partita. Quelle tre o quattro sbavature che ci costano sempre caro: è la linea giovane, siamo partiti con un progetto nuovo, meno ambizioso ma più intrigante, perché si lavora coi giovani. Fa male dopo una gara del genere non raccogliere nulla, ma sono anche convinto che i margini di crescita di questo gruppo sia grande, perciò sono fiducioso per il futuro”.

Anche perché dopo l’addio del Paolisi ’92, gli occhi sono tutti puntati so di voi: “Col presidente Mauro abbiamo parlato diverse volte – ha concluso Biondin – ma i suoi impegni lo hanno costretto ad allontanarsi dal calcio. Ma la nostra polisportiva è tanto altro: tre campionati di volley, quattro categoria di settore giovanile calcistico, numeri importanti creati in soli cinque anni e che, con questo modus operandi, sarà certamente duraturo. Per questo ringrazio chi ci sta mettendo anima e corpo, dal presidente Genovese al dirigente Massaro e ad una serie di partner commerciali che ci aiutano tantissimo”.

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