Napoli – Tutto in famiglia, anche il traffico di droga. La loro abitazione era stata trasformata in una “base” per lo spaccio di marijuana. Gli affari procedevano a gonfie vele, tanto che la coppia di pusher, una mamma e il proprio figlio, era già pronta a immettere sul mercato un altro mezzo chilo di “erba”. Ma l’ultimo “passaggio” si è per loro rivelato fatale. Alla scena hanno infatti assistito i carabinieri ed entrambi sono finiti dietro le sbarre.
A entrare in azione sono stati i carabinieri della stazione Vomero-Arenella, i quali hanno tratto in arresto il 21enne Emanuele Russo e la madre Anna Palma, di 46 anni. I militari hanno bloccato il giovane nel corso di un servizio di osservazione eseguito in via Simone Martini. I riscontri investigativi non si sono fatti attendere. Agli occhi dei carabinieri non è infatti passato inosservato il momento in cui il ragazzo aveva appena ceduto una confezione di marijuana da due grammi ricevendo in cambio una banconota da ventu euro. Senza alcun indugio i militari sono quindi intervenuti bloccando lo spacciatore e l’acquirente. A quel punto è stata subito disposta anche la perquisizione del suo domicilio in via Sant’Ignazio di Loyola. E anche in questo caso le cattive sorprese non sono mancate. All’atto dell’accesso in casa, infatti, la madre del 21enne, Anna Palma, accortasi dell’ormai imminente arrivo dei carabinieri attraverso un sistema di telecamere, ha gettato dalla finestra una busta di cellophane che è stata immediatamente recuperata dai militari che preventivamente avevano già circondato l’abitazione e che è risultata contenere 500 grammi di marijuana. Gli arrestati sono stati quindi trasferiti in carcere: la donna a Pozzuoli e il giovane nella casa circondariale di Poggioreale.
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