Coda-Cremonese, incrocio non banale dai mille particolari

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Benevento – Dici Massimo Coda e subito vengono in mente gli anni della Salernitana, i primi due “veri” tornei di serie B dell’attaccante di Cava de’Tirreni dopo l’esperienza di Parma nel massimo campionato. C’è una parentesi nella carriera del giocatore del Benevento, però, più lunga di quella vissuta all’ “Arechi“. Tre anni trascorsi in Lombardia, precisamente nella fila di quella Cremonese che sabato sarà di scena al “Ciro Vigorito“.

In grigiorosso Coda approda nella stagione 2008/09, dopo aver maturato esperienze in Italia con la sua Cavese, Cisco Roma, Treviso e Crotone e in Svizzera con il Bellinzona. Il primo anno è turbolento, sulla panchina della Cremonese si alternano Iaconi, Mondonico e Venturato. Nonostante questo e la presenza in rosa di Riganò e Guidetti, l’appena 20enne Coda colleziona 21 presenze, mettendo a segno sei reti.

La stagione successiva i lombardi confermano Venturato (oggi tecnico del Cittadella) e puntano con decisione sul salernitano. A fine anno sono 30 le presenze e per la prima volta raggiunge la doppia cifra, realizzando dieci reti nell’allora Prima Divisione. Affronta, tra l’altro, il Benevento che vede sfilare sulla propria panchina Acori, Camplone e nuovamente Acori, segnando sia all’andata (1-0) che al ritorno (doppietta nell’1-3 finale).

Non c’è due senza tre e nell’annata 2010/11 Coda veste ancora il grigiorosso. Quell’anno la sua strada si incrocia con quella di Marco Baroni e (guarda caso) di Leonardo Acori, con il tecnico umbro chiamato in corsa al posto del fiorentino. Termina la stagione con Montorfano in panchina, riuscendo a realizzare 8 gol in 31 occasioni.

E’ l’ultimo anno di Coda con la Cremonese, ritrovata da avversaria la stagione successiva quando il Bologna lo cede a gennaio al Siracusa. Il ritorno allo “Zini” non è di quelli fortunati, i siciliani perdono 3 a 1 con doppietta decisiva di Davide Possanzini (oggi vice di Roberto De Zerbi). Saluta la Sicilia e passa al San Marino e questa volta riesce a tornarsene da Cremona con un punto in tasca (1-1). Al ritorno, però, i grigiorossi non fanno sconti, rifilando alla squadra passata nel frattempo nelle mani di Acori un netto 6 a 1.

E’ l’ultimo incrocio con un passato che ritroverà da avversario sabato prossimo con addosso la maglia del Benevento. Coda vola infatti in Slovenia con il Nova Gorica e torna in Italia grazie al Parma che gli offre la possibilità di giocare ed esordire in serie A prima del fortunato biennio di Salerno. La Cremonese, intanto, vive i suoi anni in Lega Pro e quando riesce a ottenere la promozione tra i cadetti, Coda decide di lasciare i granata per accettare una nuova sfida in terra sannita. 

Sei anni dopo, dunque, è nuovamente il tempo di rivivere un personale déjà vu per l’attaccante diventato il miglior marcatore stagionale della Strega grazie al calcio di rigore trasformato contro il Livorno. Per Massimo Coda sarà l’occasione per provare a battere finalmente la Cremonese, ma per farlo bisognerà fare i conti con la miglior retroguardia del torneo di serie B. Un muro da abbattere per poter esultare ancora una volta sotto la Sud.

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