Sbarco a Salerno: 300 migranti da stasera nelle cinque province campane

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Salerno – 935 migranti stanno sbarcando in queste ore dalla nave ONG di Medici Senza Frontiere ‘Vos Prudence’ sul molo Manfredi del porto di Salerno. Dove andranno? “Saranno ripartiti secondo il piano nazionale” afferma il Prefetto Salvatore Malfi. Che poi dice una piccola ‘non verità’ quando afferma che “Il numero dei migranti in provincia di Salerno non c’entra con lo sbarco di stamattina”. Già, perché il piano nazionale di riparto a cui fa riferimento è preciso nel dettare le quote: 50 migranti a testa alle regioni Umbria, Molise, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna; 55 al Veneto; 80 (solo uomini) al Piemonte; 100 nel Lazio (con esclusione di Roma); 150 in Lombardia; 300 in Campania. Di questi ultimi molte decine resteranno obbligatoriamente a Salerno (minori non accompagnati e malati). Il Prefetto fa anche appello alle comunità locali salernitane perché decidano di accettare di ospitare una quota di migranti.

Il protrarsi delle operazioni di sbarco, determinato da un inadeguato numero di bus-navetta (solo due, di cui uno da trenta posti, giunti alle 9.05), sta facendo emergere le storie di violenze subite da alcuni tra i 703 uomini, le 126 donne ed i 16 bambini provenienti da Sudan, Senegal, Nigeria, Liberia, Bangladesh, Marocco, Siria, Egitto, Burkina Faso, Ciad, Gambia, Ghana, Cameroon, Costa d’Avorio, Libia, Mali,  Etiopia, Kenia, Algeria, Niger, Palestina, Somalia, Togo, Tunisia, Eritrea. In particolare toccanti sono le vicende che hanno riguardato le donne vittime di violenza sessuale: una di esse è risultata poi incinta (di 16 settimane), altre due non hanno comunicato, ai medici di bordo, di non essere in stato interessante. Infine una persona risulta ferita alle gambe da proiettili. A bordo, con il Prefetto, sono saliti a bordo anche due magistrati della Procura della Repubblica, poi chiusi sotto la tenda dell’Esercito per una lunga riunione, mentre i poliziotti interrogavano (attraverso l’opera dei mediatori linguistici), alcuni tra i migranti in banchina. Si cercano gli scafisti che, a quanto trapela, si sono confusi tra i disperati. La prima persona ad essere sbarcata è stata una donna che, a bordo, aveva rotto le acque. Partirà probabilmente oggi all’ospedale di Salerno, a pochi giorni di distanza da sue altre migranti che invece hanno messo al mondo i loro figli in Libia poco prima di imbarcarsi. La nota di colore proviene da una 22enne che ha voluto cantare un brano folkloristico di ringraziamento. Per questa nuova vita.  

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