Benevento – Si inasprisce la vertenza di lavoro presso Carrefour di Airola. Se l’azienda non accoglierà immediatamente le richieste del Sindacato, lunedì prossimo scatterà lo sciopero presso lo stabilimento in Valle Caudina e, nello stesso tempo, si avvieranno altre manifestazioni clamorose di protesta.
L’ultimatum sindacale è stato reso pubblico nel corso di una Conferenza Stampa convocata dalla Cgil sannita, in prima linea nel sostenere le ragioni di questi lavori del commercio. Presenti la segretaria provinciale del sindacato, Rosita Galdiero, e il segretario della Filcams Cgil Benevento, Antonella Rubbo.
Alla base della minaccia sindacale la presunta inadempienza aziendale nei confronti del dettato di un’ordinanza del Tribunale del Lavoro di Benevento dello scorso 26 settembre, che di fatto accoglieva tutte le istanze avanzate dalla Cgil e ordinava di reintegrare nel posto di lavoro dieci dipendenti dello stabilimento caudino.
Secondo la sentenza, Carrefour non aveva operato secondo legge nel disporre un passaggio di cantiere, utilizzando un sistema di “scatole cinesi”, che si era tradotto nell’allontanamento dal lavoro di dieci dipendenti. La vertenza, che si protraeva da tempo e aveva portato già a manifestazioni di protesta (tra le quali l’occupazione del tetto del punto vendita di via Nenni a Benevento), sembrava essere giunta a un punto definitivo di svolta dopo la sentenza del Tribunale del lavoro, con la disposizione a riassumere tutti i lavoratori; ma evidentemente la partita non era ancora chiusa in quanto l’Azienda non avrebbe, secondo la Cgil, alcuna intenzione di ottemperare. Da qui l’ultimatum.
La Galdiero ha attaccato: “Occorre rispettare le sentenze e bisogna farlo. Erano artifici da parte dell’azienda e di alcuni sindacati. Non eravamo di fronte a un cambio di appalto con conseguente licenziamento dei dipendenti ma semplicemente a un trasferimento di ramo d’azienda. Occorre rispettare leggi dello stato”. La segretaria provinciale ha quindi rimarcato: “Molti lavoratori hanno perso ogni benefit a livello lavorativo. I lavoratori furono cacciati da quel sito in maniera illegittima”. Infine la Galdiero ha lanciato anche un avvertimento ai sindacati: “Cosa faranno adesso? La sentenza è chiara. Viene riconosciuto ai lavoratori l’articolo 18“.
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