Bilancio tra luci e ombre, è scontro totale tra de Magistris e la Corte dei Conti

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Napoli – Palazzo San Giacomo sull’orlo del crac finanziario, tra il sindaco Luigi de Magistris e  la magistratura contabile è ormai muro contro muro. «Quando si vedono cose discutibili sul piano giuridico e istituzionale, si ha il dovere di dirlo, perché in questo modo si affama un popolo, si distruggono i diritti e si interrompe una rinascita che passa anche attraverso la virtuosità dei Conti». Il primo cittadino non nasconde la sua indignazione e si scaglia contro le ultime pronunce della Corte dei Conti, alle quali è seguita una circolare della ragioneria generale del Comune che dispone il blocco della spesa, fatta eccezione per il pagamento di utenze e stipendi, contenziosi e pignoramenti o spese necessarie a evitare danni patrimoniali. Il braccio di ferro tra la magistratura contabile e l’amministrazione comunale va avanti ormai da tempo. La sezione campana della Corte dei Conti aveva contestato già a ottobre due sforamenti, relativa agli anni 2014 e 2016, oltre ad aver bocciato il piano di rientro dal predissesto, poi riformulato dall’Ente. L’opposizione del Comune davanti alle Sezioni riunite di Roma, aveva portato all’accoglimento del ricorso per il 2014, mentre a marzo le stesse Sezioni riunite hanno confermato lo sforamento nel 2016. Alla base della decisione il debito con il consorzio Cr8 per la ricostruzione post terremoto del 1981, non riconosciuto nel bilancio 2016 e poi sanato grazie all’intervento del Governo.

«La Corte dei Conti con la Procura ha partecipato a tutta quanta la fase istruttoria del giudizio e rileva che la Regione Campania ha sicuramente intrapreso una via di recupero e di efficienza nella gestione delle proprie finanze e della macchina pubblica», ha dichiarato Michele Oricchio, procuratore regionale della Campania della Corte dei Conti nel giorno della parificazione dei bilancio del 2015 e del 2016. «Ci sono incoraggianti segni di miglioramento del funzionamento della macchina regionale ma ci sono ancora criticità come nelle indennità accessorie del personale del consiglio regionale che risultano un unicum non giustificabile all’interno del sistema», prosegue. «La Corte dei Conti ci dà respiro e ci consente di proseguire gli investimenti e non soffocare l’economia della Campania. C’è stata grande saggezza e grande sensibilità, ci sono decenni di incrostazioni da eliminare ma oggi possiamo lavorare con serenità», è il primo commento del presidente della Regione Vincenzo De Luca.

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