Serie B, una domanda scuote il campionato: dov’è la vittoria?

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Benevento – Dieci partite, sette pareggi. In serie B sembra che nessuno abbia il coraggio di vincere. Ci sono riuscite finora soltanto il Cittadella, il Venezia e il Foggia, che comunque è ancora condannato a restare in fondo alla classifica a causa della penalizzazione. Anche l’anticipo di ieri tra Palermo e Cremonese ha confermato il trend, in attesa delle altre otto gare che tra oggi e domani attendono il torneo cadetto.

Curiosa la storia dei grigiorossi, che hanno visto sfumare il successo a un passo dal triplice fischio sia nel primo che nel secondo turno. Al debutto allo Zini il Pescara li riacciuffò nel recupero, ieri Carretta ha colpito due traverse (la seconda ha del clamoroso) a tempo scaduto sul 2-2. Se le congiunzioni astrali fossero state un tantino più benevole, la squadra di Mandorlini avrebbe avuto quattro  punti in più e starebbe guardando tutti dall’alto verso il basso. Ieri una grossa mano gliela stava dando Alberto Brignoli, che lo scorso anno a Benevento non ha certo giocato una delle stagioni più esaltanti della sua carriera. Beffato dal cross di Strefezza, ha inconsapevolmente deciso di unirsi a Puggioni nella clip dei gol subiti in maniera rocambolesca. Va detto però, ad onor di cronaca, che la traiettoria in questo caso era ben più centrale rispetto a quella partorita dal piede di Fiamozzi la settimana scorsa. 

Tornando al trend del campionato, era già noto ai più che la B fosse il torneo che statisticamente fa registrare più pareggi in assoluto. Prendendo in esame le ultime 150 partite, ben 56 sono stati i segni “ics” per una media in termini percentuali del 37%. Più di una partita ogni tre, insomma, finisce senza né vincitori né vinti. Quest’anno, con la riduzione dell’organico a 19 squadre (in attesa della pronuncia definitiva del Coni che potrebbe ribaltare le carte in tavola) qualcuno aveva ipotizzato un andamento diverso. Per il momento la media è addirittura salita dal 37 al 70 per cento. Numeri che lasciano il tempo che trovano, è chiaro. Perché siamo appena all’alba, i motori non sono ancora caldi e la vera anima di questo torneo verrà fuori soltanto con il passare delle settimane. 

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