Napoli, caos stadio: il braccio di ferro potrebbe finire davanti ai giudici

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Napoli – “Nessuna fattura emessa dal Comune di Napoli, nessun bonifico da parte del Calcio Napoli: si resta in sospeso”.  La lite tra De Laurentiis e il sindaco de Magistris potrebbe finire in tribunale. L’edizione odierna del Mattino focalizza la sua attenzione alla telenovela comune stadio e società sportiva calcio Napoli.

Il quotidiano riferisce della possibilità trapelata dall’amministrazione comunale di Napoli di poter agire tramite vie legali qualora non arrivasse da parte della società il bonifico con il 10% dell’incasso di Napoli-Milan. Ancora nessun bonifico da parte della società, come ancora nessuna fattura è stata mandata da parte del Comune, così si prosegue in una situazione di totale stallo. 
Il Comune non negherebbe la possibilità di intervenire tramite un tribunale per ciò che la società deve ancora all’amministrazione. E’ pur vero, però, che dal Calcio Napoli fanno sapere che non c’è intenzione di proseguire con questa battaglia, anche se passi avanti in tal senso non sembra vengano fatti. Nonostante ciò, la possibilità che si cambi stadio è pressoché nulla. Il Napoli, infatti, continuerà a giocare al San Paolo anche se dovesse avviarsi un’azione legale tra le parti. L’attesa si trasferisce al prossimo 16 settembre, quando il Napoli giocherà in casa con la Fiorentina

Sulla questione ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de La Repubblica David Lebro, capogruppo de “La Città” al Consiglio Comunale e consigliere della Città Metropolitana di Napoli. Ecco le sue parole: “Le polemiche cui stiamo assistendo sulla questione dello stadio San Paolo è evidente siano andate ben oltre la normale dialettica istituzionale, sfociando in toni e scontri che, di certo, non fanno bene alla città. E come sempre il Consiglio comunale, attraverso le Commissioni preposte, che pur potrebbe dare un contributo, è tenuto all’oscuro di tutto e non è messo nelle condizioni di svolgere il proprio compito. L’ultima Commissione convocata sul tema, ormai risale a fine luglio, andò deserta. La nuova convenzione sullo stadio deve essere approvata dall’Aula consiliare, ecco perché prima di arrivare al punto in cui siamo arrivati, sarebbe stato necessario affrontare la questione nelle sedi competenti e propedeutiche al confronto in Consiglio, piuttosto che promuovere riunioni ristrette che, a quanto pare, sono ben lontane dal trovare una soluzione”.
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