Terremoto, Pignone (INGV): “Ecco cosa sta succedendo nel Sannio”

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Benevento – Ad aprile la sequenza sismica iniziò con le prime scosse, a Montecilfone (CB) con una magnitudo di 4.3, seguita da una sequenza andata diradandosi con una ripresa il 14 agosto alle 23.48 con 4.7. 

Una serie di scosse che ha portato a quella più forte di ieri sera di magnitudo 5.1 seguita da circa 40 terremoti. Stiamo parlando di un area a circa 10 km a nord, dove nel 2002 crollò l’intero edificio che ospitava la scuola elementare di San Giuliano di Puglia.

La struttura geologica che ha originato i terremoti i geologi la chiamano “trascorrente” diversa da quella dell’Irpinia ad esempio denominata “diretta”. La situazione resta al momento strettamente intenzionata nella zona dell’epicentro questa mattina sono state collocate nuove stazioni di monitoraggio

Sono eventi sismici che conosciamo, nell’area molisana ricordiamo nel 1805 a Boiano il sisma che fece centinaia di vittime, o ancora nel 1456 ci fu un enorme sequenza che interessò il centro Italia e nel Molise si verificarono fortissime scosse”.

Così Maurizio Pignone ricercatore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Parliamo di una zona a medio alta pericolosità sismica quella in cui è stato registrato l’epicentro, anche se nel Molise ci sono aree ad altissima pericolosità come quella del Matese e della valle di Boiano. Questi terremoti soprattutto quello del 14 agosto sono avvenuti ad una profondità tale da determinare un risentimento arrivato anche a Benevento, che è molto spesso amplifica le onde sismiche che si sentono ancora di più per la sua conformazione di valle tra due fiumi. L’ evoluzione della sequenza non possiamo prevederla, anche per la povertà di dati storici nell’area.  

Il terremoto risentito a Benevento è anche dovuto da una conformazione geologica tale, che in alcune zone queste onde sono amplificate da quella che gli esperti chiamano “risposta sismica locale”.

La situazione resta sotto controllo, bisogna evitare gli allarmismi, piuttosto informarsi, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale in collaborazione con l’INGV da tempo ha diffuso la campagna informativa “Io Non Rischio” con gli accorgimenti da prendere  durante prima e dopo un evento sismico.

Norme di comportamento che possono essere fondamentali. 

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