Napoli – Emergenza abitativa al centro storico di Napoli, scatta la protesta a oltranza nella sede della giunta comunale. Hanno trascorso la notte negli uffici comunali dell’assessorato al Patrimonio, a Palazzo San Giacomo, mamme e bambini che appartengono ai nuclei familiari che occupano da tempo la palazzina di piazza Miraglia, alle spalle di piazza Bellini, e che ora rischiano lo sfratto.
A dir poco precarie le condizioni dei manifestanti riuniti sotto l’egida del collettivo Magnammece ’o pesone. Alcuni hanno dormito direttamente a terra, altri hanno sistemato delle lenzuola sul pavimento. Dopo l’incontro “a vuoto” di ieri, attendono risposte dal Comune e in particolare dal sindaco Luigi de Magistris che, sostiene Alfonso De Vito, della “campagna per l’abitare”, «due anni fa aveva raggiunto un accordo per consentire una soluzione abitativa dignitosa. Il sindaco è stato molto dialogante ma dalle parole non si è passati ai fatti, mentre la composizione dei nuclei familiari interessati, poveri e vulnerabili, con tanti bambini, richiederebbe un intervento urgentissimo».
La protesta, assicurano i manifestanti, continuerà fino a quando non verrà individuata una soluzione concreta. De Vito ricorda che «sono in corso processi speculativi sulla casa. Ci sono rialzi di fitti insostenibili per le famiglie. In pochissimo tempo 5.000 appartamenti sono stati destinati a casa vacanze», il riferimento è al sempre più inquietante fenomeno della gentrificazione di cui proprio il primo cittadino ha parlato pochi giorni fa. Adesso è però necessario passare dagli annunci ai fatti.
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