Napoli – Degrado senza fine allo stazionamento dei bus Anm di piazzale Tecchio. I giardinetti, o meglio quel che ne resta, sono sempre più ridotti a delle minidiscariche a cielo aperto e autisti e utenti del trasporto pubblico locale si ritrovano a dover fare i conti con un paesaggio a dir poco da brividi. Un situazione di abbandono alla quale fa purtroppo da contraltare l’immobilismo dell’amministrazione comunale e municipale. Di spazzini, infatti, neppure l’ombra. Gli unici operatori che provano a dare un minimo di decoro all’area verde di Fuorigrotta sono infatti gli Lsu che una volta a settimana, solitamente tra il venerdì e il sabato, si “armano” di scopa e paletta. Lo stato di abbandono in cui versa piazzale Tecchio non è del resto una novità assoluta, ma con il feroce caldo estivo il problema torna puntualmente d’attualità. I giardinetti che circondano il capolinea dei bus Anm, tra le altre cose, soprattutto nelle ore notturne vengono infatti impiegati come orinatoi e il risultato è presto detto: il tanfo sprigionato è a dir poco insopportabile. Sul terreno sono poi presenti rifiuti di ogni sorta: dalle cartacce alle buste di plastica, per non parlare poi del fogliame quasi mai rimosso.
L’annosa questione è stata anche oggetto di un’interrogazione della consigliera della Municipalità Dieci, Edvige Mariani, che sul punto ha chiesto lumi finanche alle Ferrovie dello Stato, le quali hanno però senza tanti giri di parole passato la palla a Palazzo San Giacomo: «Dopo approfondite ricerche – si legge nella missiva – abbiamo rinvenuto la convenzione del 5 aprile 1952 stipulata tra l’allora ministero dei Lavori pubblici e il Comune di Napoli, il quale riceveva in uso i piazzali esterni delle stazioni di Campi Flegrei e di Mergellina. In particolare all’articolo 3 si fa espressa menzione alle “spese e responsabilità, all’accurata manutenzione dei piazzali, compreso lo sgombero della neve, nonché dell’illuminazione, innaffiamento e pulizia dei piazzali che si consegnano” tutte a carico del Comune di Napoli». Peccato che quest’ultimo, stritolato da una crisi finanziaria senza precedenti, si ritrovi da mesi a dover fare i conti con l’assenza di spazzini e giardinieri, e quindi con l’impossibilità a manutenere le aree verdi della città. Una vicenda incresciosa, che manda su tutte le furie il consigliere comunale Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità di via Verdi: «Questa storia – sbotta – mi lascia a dir poco interdetto. Fs sembra che non sia competente, salvo poi scoprire che le Ferrovie sono proprietarie di quello spazio, tanto da prendere anche un fitto dal chiosco. Lì c’è pure uno stazionamento taxi, con dei cordoli gialli molto pericolosi e che causano cadute, e anche anche quelli non sembrano essere competenza di nessuno. Ho quindi scritto all’assessore alla Mobilità Mario Calabrese e a quello all’Ambiente Raffaele Del Giudice e non ho ricevuto alcun chiarimento. A questo punto mi chiedo, devo venire io a pulire? Bene, me lo mettano per iscritto e vado a piazzale Tecchio già domani mattina con la scopa e paletta. In questa città niente è mai competenza di nessuno».
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