Napoli – Archiviata la rivolta con rissa consumatasi due giorni fa, il presidente della Camere Roberto Fico arriva in ispezione al carcere di Poggioreale per fare il punto della situazione. E quello che ne viene fuori, neanche a dirlo, è un quadro a tinte assai fosche. «Ci sono stati dei miglioramenti, ma la situazione resta ancora critica». Al termine della visita nella casa circondariale, Fico riflette così sulla questione del sovraffollamento negli istituti penitenziari, sottolineando che «ci sono state anche leggi sbagliate, come la Giovanardi-Fini, che hanno causato l’eccessivo affollamento». Su questi temi, chiarisce Fico, «interverrà il ministro della Giustizia, che conosce bene la situazione». Quanto a Poggioreale, il presidente della Camera dei deputati ricorda che «qui si trovano attualmente 2.200 detenuti, dovrebbero essere 1.690, ma erano 3.000 fino a pochi mesi fa. Alcuni padiglioni rispettano gli standard, altri no».
«Un istituto di detenzione deve garantire la dignità della persona, altrimenti non si può pensare a un percorso formativo e riabilitativo», la priorità per il presidente Fico è dunque quella di «pensare che individui riconsegniamo alla società. Se escono persone scollegate dal mondo, senza un progetto, abbiamo fatto più un danno alla società e alla persona che un servizio». Motivo per il quale è importante lavorare per creare «un collegamento profondo tra ciò che avviene fuori e dentro, in modo che quando un detenuto esce sia già collegato con la società». Parlando di Poggioreale, la terza carica dello Stato afferma di aver visto «un carcere che sta cercando di rinnovarsi, di ristrutturarsi di creare percorsi rieducativi e di lavoro. Pur con le sue criticità, ci sono progetti in itinere, con fondi che sono già arrivati, ed entro novembre dovrebbe partire la ristrutturazione di altre ali dell’istituto».
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