Tornano tesi i rapporti tra il Centro Sociale Polivalente ‘E’ più bello insieme’ e l’amministrazione comunale di Benevento. A protestare, ora, sono i familiari degli ospiti del Csp, preoccupati per il prosieguo delle attività, “gravemente compromesse” dall’operato di palazzo Mosti.
“Il giorno dodici del mese di luglio, alle ore 18.00, presso i locali della ex Scuola San Modesto 1 in Via Firenze a Benevento, – si legge infatti dal verbale che ha chiuso i lavori dell’assemblea dei familiari – si è tenuta una assemblea dei familiari degli ospiti frequentanti il CSP per discutere sulle eventuali iniziative da intraprendere al fine di garantire per i loro congiunti un sereno e proficuo svolgimento delle attività purtroppo gravemente compromesse dagli atti amministrativi messi in essere dal Comune di Benevento, capofila dell’Ambito B1.
Sono presenti tutte le famiglie con i rispettivi fratelli o figli che frequentano il Centro e gli operatori del CSP al completo.
Dal 6 giugno 2018, giorno in cui è stata pubblicata la graduatoria per gli aventi diritto ai Voucher Sociali, nessuna famiglia è stata contattata dall’ambito per riprendere una formale frequenza del CSP attraverso l’erogazione dei Voucher.
Più volte, il comitato delle famiglie ha presentato all’ufficio Protocollo, richieste scritte ed ufficiali per un incontro con il Sindaco, l’Assessore alle Politiche Sociali ed il Dirigente, ma non si è mai avuta una risposta.
Altro tema che il comitato vuole discutere con la dirigenza è la questione dell’ISEE.
Nel disciplinare di accesso Servizio Centro Sociale Polifunzionale per disabili, è stato richiesto esclusivamente l’ISEE Familiare, e non quello Individuale sociosanitario, il cui utilizzo è espressamente previsto dall’INPS anche in caso di iscrizione ad un Centro Socio Educativo, quale è esattamente il CSP. Questa scelta ha portato una famiglia a rinunciare al servizio, mentre altre sono obbligate a versare somme non eque sin da subito.
L’Assemblea, pertanto, all’unanimità – la conclusione del verbale – delibera che siano necessarie iniziative immediate capaci di smuovere una posizione incomprensibile da parte del Comune, i cui rappresentanti appaiono decisamente disinteressati ai bisogni di socializzazione di persone già segnate da un destino per niente benevolo“.
La protesta prenderà le forme di una assemblea permanente che inizierà martedì prossimo, 17 luglio- Le famiglie e gli ospiti del Csp muoveranno dalla sede del Centro, procedendo per via Napoli, fino a raggiungere la sede dei Servizi Sociali in viale dell’Università. Qui, i manifestanti costituiranno una assemblea permanente fino a che non riceveranno risposte convincenti e definitive in ordine alla sopravvivenza del Centro.
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