Pride, a Pompei la marcia dei 30mila “arcobaleno”: «Libertà e uguaglianza contro questo clima di odio»

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Pompei (Na) – È un dirompente fiume arcobaleno quello che oggi pomeriggio ha percorso le strade di Pompei per l’attesissimo Pride. Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, commentando a caldo l’evento che si è concluso davanti all’area archeologica della città vesuviana, parla di «successo senza precedenti». Migliaia i partecipanti al corteo le cui fila si sono ingrossate lungo il percorso: difficile stimarne il numero, che secondo gli organizzatori avrebbe addirittura sfondato quota 30mila presenze.

Si è trattato in ogni caso di un pomeriggio sereno, lontano dalle polemiche della vigilia legate al passaggio davanti al santuario della Vergine del Rosario, tra i luoghi più noti al mondo cattolico. Un passaggio che si è svolto ma senza alcuna tensione, con i fedeli usciti dalla basilica che, dietro le transenne, salutavano i manifestanti. «Esiste e si fa sentire il pezzo importante del Paese che dice no ai censimenti per i rom, che dice sì all’accoglienza per le persone che scappano dalla guerra dalla fame e dalla povertà e che dice sì all’uguaglianza, un corteo colorato e giovane contro l’omotransfobia, contro l’odio e l’intolleranza», commenta Sannino. Al corteo era presente, tra gli altri, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora; tra i molti striscioni del Pride, uno contro il ministro Salvini. All’evento ha preso parte anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Sui diritti della comunità Lgbt «so che in una parte del Governo non c’è la stessa sensibilità ma l’Italia non tornerà indietro, non si perderanno i diritti conquistati»: lo ha assicurato il sottosegretario alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora, che ha partecipato al Pompei Pride. «Sono qui per testimoniare il mio sostegno e quello del Governo», ha assicurato, aggiungendo poi che «nel contratto di Governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò prestissimo le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto e confronto».

Spadafora ha negato di aver subito pressioni per disertare l’appuntamento: «Nessuno mi ha chiesto di non esserci, altro che veti». Fra i partecipanti al corteo c’erano anche la senatrice Monica Cirinnà del Pd, prima firmataria della legge sulle unioni civili, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il Pompei Pride è stato accompagnato da polemiche per la scelta degli organizzatori di attraversare il piazzale del santuario della Vergine del Rosario. Nella cittadina campana sono stati allestiti anche presidi di protesta da parte di Forza Nuova: per fortuna non si sono registrati scontri o momenti di tensioni tra le parti. Alla fine, come si suol dire, tutto è filato per il verso giusto: «Sfiliamo in nome della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto e della fratellanza», hanno ripetuto come un mantra gli organizzatori.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it