NAPOLI – Corteo ad alta tensione, oggi a Napoli, per protestare contro la linea del Governo in materia di immigrazione. Centinaia di persone, migranti ma non solo, sono scese in piazza a largo Berlinguer, luogo in cui si è svolta la manifestazione, sventolando i loro slogan: «Napoli Antirazzista», «Più Balotelli, meno Toninelli» e «Aprite i porti, welcome refugees». Fin qui tutto bene, ma al termine del sit-in una costola si è staccata dal corteo tentando di occupare la sede dell’università Orientale.
Nel complesso si è trattato comunque di una manifestazione assolutamente pacifica. Oltre ai migranti, hanno partecipato al corteo cittadini, comitati, associazioni, alcuni dirigenti locali di Liberi e Uguali e Potere al Popolo. I manifestanti hanno espresso a chiare lettere tutto il proprio dissenso. Vernice rossa è stata infatti lanciata sulle bandiere della Lega e del Movimento 5 Stelle, come a simboleggiare il sangue dei migranti. L’azione dimostrativa e’ stata messa in atto durante il presidio a largo Berlinguer indetto dalla Rete antirazzista, dal movimento Migranti Napoli e da Potere al Popolo. I manifestanti sono arrivati in corteo da piazza Garibaldi. Ad aprire la manifestazione lo striscione “Aprite i porti, Welcome refugees”. Un messaggio ribadito su un altro striscione anche in inglese e in francese. Dopo il presidio, i manifestanti si sono diretti davanti la Prefettura e poi verso la Stazione Marittima al grido di «Tutto il mondo detesta Salvini», «Assassini» e «Apriamo i porti, mandiamo via Salvini». Al termine della giornata circa cento migranti, abitanti dei centri d’accoglienza di Napoli e provincia, si sono mossi in corteo da piazza Garibaldi per raggiungere il presidio organizzato dai movimenti antirazzisti per chiedere di aprire i porti alla nave Aquarius. Durante il tragitto, hanno occupato temporaneamente palazzo Corigliano, sede dell’Orientale di Napoli, nel pieno centro storico della città, per porre l’attenzione su quanto sta accadendo nelle ultime ore. Uno striscione con la scritta “Welcome refugees” è stato calato da una finestra dell’ateneo partenopeo. Per la cronaca, non si sono registrati scontri con le forze dell’ordine o avversari politici.
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