Benevento – Questo pomeriggio presidio di solidarietà e di protesta a Benevento. Il sindacato Asia Usb rende omaggio a Sacko Soumayla, 29 anni, maliano, attivista sindacale dell’Usb (Unione sindacale di base), abbattuto a colpi di fucile in un agguato sabato sera a San Calogero in Calabria.
L’Asia USB, nel ricordare quel giovane uomo, sfuggito alla povertà nel suo Paese e lottatore per i diritti dell’uomo e dei lavoratori nel nostro, vuole anche far sentire la voce di protesta dei lavoratori contro il Governo Conte appena insediatosi. La manifestazione è stata indetta nei pressi del Palazzo del Governo ed è indirizzata in particolare nei confronti del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini e le sue politiche, giudicate estremiste, nei confronti dei migranti.
Sacko Soumayla lottava per condizioni di vita e di lavoro più accettabili, nei pressi della tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Il maliano era da sempre in prima fila nelle lotte sindacali per difendere i diritti dei braccianti agricoli sfruttati nella Piana di Gioia Tauro e costretti a vivere in alloggi che definire fatiscenti vuol dire edulcorare la realtà.
Presente anche una delegazione dei centri Sprar e qualche sporadico rappresentante dei partiti di centro-sinistra.
Pasquale Basile del Lap Asilo 31 ha attaccato: “Noi crediamo che sia stata un’esecuzione. Era un sindacalista che si batteva per i diritti degli sfruttati e per i diritti sul lavoro. Era un sindacalista, un compagno, un padre, una persona che denunciava le storture e le ingiustizie.”
Successivamente l’esponente del Lap Asilo 31 ha attaccato il nuovo Governo, il nuovo premier Giuseppe Conte e i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio: ” E’ allarmante come Conte si sia pronunciato solo ora, mentre il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio non abbia detto nulla. E assurdo come lui taccia”.
Bordate anche al Ministro dell’Interno Salvini: “Quando lui afferma che è finita la pacchia per questi migranti, forse si riferisce alle morti nel Mediterraneo o lavorare in maniera sottopagata o sfruttata, o morire con un colpo in testa e oggi non sapere ancora il perché” .
Basile è ritornato anche sul recente episodio in cui sarebbe stato coinvolta una persona di colore che avrebbe ferito un Carabiniere: “Il colore della pelle non può essere una discriminante. Viviamo in un clima pericoloso. Quello che è accaduto in centro storico ha avuto una risonanza enorme con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Infatti subito ci si è affrettati a convocare un tavolo di ordine pubblico quando questi episodi il sabato sera accadono abitualmente. Quando viene ucciso un sindacalista di colore, invece, non si danno risposte”.
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it