Ponte (Bn) – Marco Fusco, candidato sindaco della lista “Rivoluzione Ponte”, chiarisce la questione del confronto pubblico. “Il 21 maggio, pubblicamente – così esordisce Fusco – ho invitato gli altri candidati sindaco ad un confronto sui nostri rispettivi programmi, in piazza davanti ai cittadini. L’ho fatto sui social network e a mezzo stampa, non per vezzo, ma perché per me e la mia squadra, la trasparenza nei confronti dei pontesi è un dovere oltre che un diritto da assicurare a ciascun cittadino, tantopiù in campagna elettorale. Quattro giorni dopo – insiste l’aspirante sindaco – ho rilanciato il mio appello, sempre in piena trasparenza e, sempre, pubblicamente. Agli appelli pubblici, non si risponde in altro modo se non in modo pubblico. Perché un sì o un no non lo si doveva a Marco Fusco, ma a tutti i cittadini di Ponte. E’ questione di rispetto vero tutti i pontesi”. Fin qui la premessa di Marco Fusco “Leggo oggi su qualche organo di stampa, guarda caso dopo 15 giorni e nell’ultima settimana di campagna elettorale, ricostruzioni molto singolari, per usare un eufemismo, della vicenda. Nel rilanciare il mio appello (pubblico) per il confronto sui programmi, il 25 maggio ho scritto ai due miei competitor: “Ditemi il giorno e l’ora nella quale siete più comodi. Io sono già pronto”. Ebbene, lo ribadisco, sto ancora aspettando! Domenico Scrocco, in privato, mi ha manifestato una generica disponibilità. Lo abbiamo riconosciuto. Achille Antonaci, invece, dopo tanto silenzio, oggi pomeriggio e solo indirettamente, ci ha comunicato la propria indisponibilità. Legittima, ma tant’è. Dove e quando avrebbe “accettato per primo” la nostra proposta come scrive l’articolista? Chi è in malafede? La verità è tutt’altra, lo ribadisco: nessuno ha risposto pubblicamente al nostro appello, che è stato da sempre e solo pubblico. Nessuno ci ha mai comunicato giorno ed ora nel quale voler tenere il confronto, così come abbiamo chiesto, nell’esclusivo interesse dei pontesi. Mi dispiace cari concittadini, sarebbe stata una bella ed utile occasione. Persa, evidentemente, per volontà altrui. Al disperato tentativo di avvelenare i pozzi di chi, con ogni evidenza, non ha altro da offrire se non questi patetici tentativi di distorcere la realtà, rispondiamo confermando che nessuna provocazione di bassa lega ci distoglierà mai dal continuare a parlare ai pontesi delle nostre proposte, della nostra idea di futuro, del nostro programma. Lo abbiamo fatto dal primo minuto di questa campagna elettorale, lo faremo fino alla fine. Quindi cari detrattori – conclude il candidato sindaco – rassegnatevi e rasserenatevi, il 10 giugno è vicino”
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