Napoli – I presunti giri di tangenti all’ombra della Sma Campania continuano a tenere banco in Regione. «Tutti sanno che io sono sotto indagine in questa vicenda, ma indagato non vuol dire colpevole né tantomeno imputato. Vuol dire che stanno indagando su una serie di vicende e hanno ritenuto opportuno indagare anche su di me. Io sono contento di questo perché chi non ha problemi non si deve preoccupare e, infatti, io non lo sono». Questo, in sintesi, l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luciano Passariello, nel corso della seduta monotematica del consiglio regionale sul ciclo dei rifiuti.
«Ci sono – ha aggiunto Passariello – alcune questioni incomprensibili in questa vicenda dell’inchiesta di “Fanpage” aperta 15 giorni prima delle elezioni con un forte attacco mediatico alla mia persona e nessun giornalista che mi abbia chiamato per sentire la mia versione. Non capisco perché non si indaghi sul vero fatto, quelle gare a cui fanno riferimento all’interno dell’inchiesta sono false». L’esponente di FdI ha poi spiegato di aver «che c’è un prezzo stabilito e non poteva essere diversamente, la cosa più aberrante che nessuno dice è che quella gara la potevano vincere soltanto due aziende perché in Italia esistono soltanto due cave che possono accogliere quei rifiuti. A quella gara in ogni caso avrebbe vinto una delle due; non poteva vincere nessun altro. Insomma è tutto falso ed è tutta una montatura, bisogna capire chi l’ha fatta e chi ne ha giovato nel periodo elettorale», ha concluso Passariello.
Proprio in materia di gestione del ciclo rifiuti ha usato parole di fuoco anche l’ex presidente della Regione: «Fallimento, risorse che si spenderanno e saranno tolte ai cittadini, rischio dell’ambiente, incapacità amministrativa». Lo ha detto il capo dell’opposizione di centrodestra in consiglio regionale, Stefano Caldoro, secondo il quale «il modello De Luca della gestione dei rifiuti è fallito, quindi anche la competenza amministrativa non risolverà queste questioni. Siamo di fronte al rischio reale e forte di una crisi e di un’emergenza rifiuti che prima inizierà a colpire Napoli, come abbiamo visto, e poi si potrà pericolosamente estendere alle altre regioni». Caldoro ha spiegato che l’opposizione è comunque «disponibile a discutere, come sempre, su modelli alternativi, realistici e possibili».
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