
Salerno – La scorsa settimana abbiamo raccontato la storia di una donna salernitana forte e coraggiosa : Filomena Lamberti. Sfregiata con l’acido da suo marito, in un’intervista rilasciata al programma televisivo “Le Iene”, ha mostrato tutte le sue cicatrici, interne ed esterne. Una di quelle che ancora fa male è relativa proprio a suo marito Vittorio Giordano, condannato a soli 16 mesi di carcere per quel maledetto gesto.
Grazie a quella intervista, i ragazzi della V A del liceo “De Sanctis” di Salerno hanno simulato il processo e condannato Vittorio Giordano a 10 anni di carcere per lesioni aggravate, più i danni e le spese processuali, seppur ovviamente senza valore legale.
Il liceo, nel percorso di Alternanza scuola-lavoro, ha abbracciato un innovativo progetto insieme all’Ordine degli avvocati, permettendo ai ragazzi di studiare un caso realmente accaduto con le vere carte del processo. Ogni ragazzo recitava una parte in causa, e la stessa Filomena ha parlato con i ragazzi, raccontando per filo e per segno la tragedia che le è capitata.
Filomena ha seguito il progetto ed era presente in aula il giorno della sentenza. A “Le Iene” ha dichiarato: “Non ho avuto giustizia in nulla, ma credo anche che serva continuare a credere nella giustizia. Parlare ai giovani ed educarli al rispetto è fondamentale. Dopo sei anni mi chiedo perché chi doveva difendermi non mi ha difeso, precludendomi la possibilità di riaprire il processo”.
L’obiettivo di iniziative come queste è sensibilizzare il Parlamento ad adottare la legge contro l’omicidio d’identità, che permetterebbe pene più certe per i colpevoli.
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