De Zerbi: “A Benevento forti emozioni. La decisione sul futuro l’ho presa”

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Benevento – Archiviata l’ultima gara interna dell’anno contro il Genoa, Roberto De Zerbi ha parlato in conferenza stampa al termine del match del “Ciro Vigorito“. L’allenatore del Benevento, dopo il confronto con l’undici di Davide Ballardini, ha analizzato i seguenti aspetti durante con gli operatori dell’informazione:

Sensazioni Oggi tutte le persone che lavorano con il Benevento si porteranno dentro un qualcosa che nel calcio non è mai successo. Una squadra retrocessa che esce con questo affetto, avvertendo stima a livello umano. Lo meritano i giocatori, a loro ho fatto i complimenti. Al di là di limiti e difetti se lo sono meritati, uscire così non è da tutti.

AmbienteAbbiamo fatto un campionato sempre sott’acqua. Oltre a ringraziare la gente, questo è il segno che quando dai tutto, ti spingi oltre e butti sangue e sudore vieni ripagato.

FuturoChe io stia bene qua non lo devo più dire e confermare, si vede e si percepisce. Sul futuro vediamo in settimana di essere chiari e precisi. Non sarà una decisione che cascherà dal cielo, sarò esaustivo al 100%. A Palermo non ho vissuto le stesse emozioni provate qua, le ho vissute a Foggia. A Benevento non ho ottenuto tante vittorie ma il mio legame è forte, forse le sconfitte ti segnano in maniera maggiore.

DecisioneL’ho presa, ne ho parlato tante volte con la società. In settimana sarò chiaro, parlarne oggi vorrebbe dire togliere spazio alla squadra, a chi mi ha sopportato per sette mesi. 

MeritiNon sono solo miei, a gennaio il presidente non ha guardato la classifica intervenendo sul mercato in maniera forte e poderosa. Sono arrivati giocatori che ci hanno fatto migliorare molto. I ragazzi hanno sempre seguito me e il mio staff. Per questo dico che i meriti vanno giustamente divisi con tutti. Riprendere il martedì dopo le ripetute sconfitte è stato difficile e pesante, spesso ho dovuto barare, sembrando forte quando invece avevo le mie debolezze e i miei momenti di sconforto.

Sanogo E’ un grande giocatore e lo diventerà. Ha tutto. Aver allenato questi giovani che salivano dalla Primavera mi stimolava e i rendeva allegro. E’ un giocatore forte come Volpicelli o Pinto, il quale sarebbe entrato se non segnava Diabatè e avemmo chiuso con tre punte.

GiocatoriLe cose si possono dire anche senza parlarsi. Sono legato a tutti, a ognuno per il tipo di rapporto che c’è stato. Con qualcuno mi sono scontrato ma è giusto, fa parte di me e non voglio andare d’accordo con tutti. Li ho pressati e stressati parlando di dignità e di orgoglio, parlando del nome dietro la maglia e di cose al di là del calcio. Oggi tutto questo si è visto.

PubblicoSono stato trattato benissimo da tutti, mi hanno rispettato e non mi hanno mai fatto pesare il mio passato. 

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