Voragine in via Patturelli: l’ultima immagine simbolo dell’Amministrazione

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Caserta – Sembra che la preoccupazione dei cittadini non scalfisca l’Amministrazione Comunale neanche quando l’allarme “voragini” si manifesta con due metri di vuoto in pieno centro città. Pochi minuti di pioggia intensa, infatti, la scorsa settimana hanno fatto sprofondare l’asfalto in via Patturelli con una voragine che ancora oggi rivela il vuoto sottostante il manto stradale sotto cui corrono le condutture fognarie.

L’immediato intervento dei Vigili Urbani, su sollecito dei residenti, ha garantito alla buca due transenne di plastica spazzate via dal vento in men che non si dica, mentre, ad oggi, di riparare la voragine non se ne parla. Premura dei cittadini rimetterle su, a tutela dell’incolumità di automobilisti, ciclisti e pedoni, considerato che poco distante insiste anche una fermata dell’autobus.

E monta l’indignazione, come documentano i post lasciati da giorni sulla pagina social del gruppo “Ciochevedoincittà” ,  con tanto di foto, video e considerazioni rivolte all’attenzione del sindaco Carlo Marino “accusato” di solerzia solo quando si tratta di scattare selfie o di presenziare a sagre ed eventi.

In realtà, quello che in città ha alzato ancor più l’asticella della tensione sono stati i lavori in corso della ditta appaltata per il servizio parking in città, con tanto di rifacimento delle strisce blu e posizionamento delle colonnine per il pagamento ticket. Lavori che passano sopra strade e marciapiedi da terzo mondo, dove la segnaletica orizzontale è oramai un lontano ricordo, dove la savana e il ciarpame che connota gli spazi verdi pubblici hanno invaso marciapiedi e piste ciclabili.

Buche, voragini, canalette per lo scolo delle acque otturate o saltate via, segnaletica orizzontale e arredi urbani ridotti a ferraglia.

Il tutto in una città di onesti che ancora spera di poter vantare diritti contro l’imperante indifferenza degli amministratori anche di fronte ai selvaggi della sosta, del traffico, dello sversamento dei rifiuti, e del tempo che, più degli atti vandalici, condanna Beni artistici e storici unici al mondo.

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