I grillini sanniti sull’Auditorium della Spina Verde: “Basterebbe il controllo”

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In merito alla vandalizzazione dell’Auditorium della Spina Verde al Rione Libertà, il movimento MeetUp a CinqueStelle ci tiene a precisare alcuni aspetti: 

“Toh! Il Conservatorio di Benevento non vuole più l’auditorium della Spina Verde. Ma va? Lo avevamo detto tempo fa, a gennaio, all’epoca dell’ennesima vandalizzazione e lo abbiamo ripetuto il mese scorso, denunciando il Comune per la mancata sorveglianza della struttura. Che fine farà l’auditorium? Non lo sa neanche Mastella, che si è trincerato sempre dietro la stessa litania: “Lo daremo al Conservatorio”. E adesso che il Conservatorio non lo vuole più, cosa succederà? Nulla! Cosa volete che accada in questa città, dove tutto sembra debba cambiare e alla fine non cambia mai nulla?
Basterebbe controllare la struttura per evitare le vandalizzazioni, basterebbe tutelarla invece di dimenticarsene e lasciarla lì come fosse un peso non appartenente a nessuno! E’ una conclusione logica, da noi sempre paventata. E’ così difficile ascoltare?

Pare di si, soprattutto in una città dove politica è una parola vuota, senza alcun significato intrinseco ed estrinseco. La pochezza politica dei nostri rappresentanti istituzionali si ripercuote, inevitabilmente, sulle scelte ordinarie che questi fanno (contrarie ad ogni logica) e su quelli che dovrebbero controllare queste scelte. È difficile arginare un meccanismo cosi ben oliato, che va avanti per inerzia, se nessuno non intende fare nulla.

Come per il Malies, come per le strutture sportive, come per tutto il resto in questa città, vengono fatte opere che non servono a nulla, che non possono essere gestite dal Comune per i costi, che dovrebbero essere affidate a privati previo pagamento di un canone che nessuno vuole pagare (abitudine in uso dai tempi di Viespoli, ricordate il pattinodromo?) e che non vengono sorvegliate e tutelate lasciando che si compia il loro oblio, grazie ai vandali. Se questa è la politica dominante in questa realtà, questa politica non fa per noi. E forse nemmeno questa città”.

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