Caserta – Un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione aggravata dal metodo mafioso è stata notificata al 35enne Salvatore Santoro (già detenuto da tempo, ndr) ritenuto un esponente del clan dei Casalesi, vicino alla fazione Schiavone. Dall’indagine, coordinata dalla Dda di Napoli e realizzata dai carabinieri di Casal di Principe guidati da Simone Calabrò, è emerso che Santoro si sarebbe reso responsabile di due estorsioni consumate e quattro tentate ai danni di imprenditori e avvocati, in particolare nel Natale 2016, quando avrebbe chiesto cifre comprese tra i 2000 e i 25mila euro. Santoro è stato arrestato nel 2017 per reati comuni, ovvero per rapina e spaccio di droga.
Mentre era in cella, i carabinieri hanno ricostruito i vari episodi avvenuti prima dell’arresto attraverso informazioni sensibili raccolte sul territorio, che parlavano di una persona che stava raccogliendo le tangenti per conto del clan. E’ emerso che questa persona era proprioo Santoro. “Sono per i carcerati di Casal di Principe”, avrebbe detto in una circostanza il 35enne. “Vengo per conto degli amici del quartiere ‘La Riina’ “, avrebbe anche detto alle vittime. Si tratta del quartiere di Casale, al confine con il comune di San Cipriano d’Aversa, dove risiede Santoro, e dove risiedono esponenti del clan da sempre vicini agli Schiavone. Il 35enne, è emerso, è riuscito a farsi pagare solo da due imprenditori, tra cui il titolare di un supermercato, mentre dai tre avvocati da cui si è presentato non è riuscito ad ottenere nulla.
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