Napoli – «Aver ricevuto quest’incarico mi rende felice, le deleghe che mi sono state affidate rappresentano proprio la cosa che nella vita mi ha ferito di più, vale a dire il fallimento della rete di assistenza sociale. Ecco, nel mio piccolo spero di riuscire a fare qualcosa di concreto per i bambini che sul nostro territorio vivono ai margini». Susy Cimminiello, neoassessore al Welfare e alla Scuola della Municipalità Due, non nasconde la propria emozione.
La scelta di nominare la giovane donna del rione Berlingieri di Secondigliano nella Giunta di piazza Dante non è del resto casuale. Susy Cimminiello è infatti la sorella di Gianluca, vittima innocente della camorra, ucciso il 2 febbraio del 2010 a Casavatore da un commando del clan degli Scissionisti. Da allora sono già passati otto anni. Uno dei killer ha nel frattempo rimediato il secondo ergastolo in appello e per il mandante e l’altro sicario si va profilando il medesimo esito processuale. Ma Susy ha deciso di portare la propria battaglia per la legalità anche al di fuori delle aule del Palazzo di Giustizia: «L’idea è arrivata dal sindaco Luigi de Magistris, che mi conosce da anni e ha avuto modo di conoscere il mio impegno e soprattutto il modo in cui ho reagito dopo l’assassinio di mio fratello. La proposta è poi piaciuta molto al presidente della Municipalità Due Francesco Chirico ed eccomi qui in questa nuova vesta». Preso possesso del suo nuovo ufficio, adesso è però già tempo di mettersi al lavoro: «Inizierò incontrando dirigenti e professori delle scuole così da capire lo stato di salute del territorio. Grande attenzione dedicherò in primis all’analisi dei tassi di evasione scolastica. Dopo di che metteremo, tutti insieme, in cantiere i primi progetti». L’imperativo, insomma, è quello di “fare rete”: «Io e la mia famiglia abbiamo vissuto sulla nostra pelle il significato del fallimento delle istituzioni e dell’assistenza sociale. Questo incarico sarà per me un modo per riconciliarmi proprio con le istituzioni. I bambini non possono e non devono pagare per colpe che non gli appartengono. Lo stesso impegno riserverò anche per le altre persone che vivono ai margini della società, dai clochard a chi si trova in condizioni di gravi indigenza economica». L’assessore Cimminiello riserva infine un pensiero al fratello Gianluca: «Quel dramma fa sempre parte della mia vita, ma dimostrerò, come ho già fatto in questi anni, di non essere solo la sorella di una vittima innocente della camorra. Dimostrerò di essere semplicemente Susy. Una brava cittadina».
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