Puggioni si aggiunge a Belec: un’altra statistica non sorride alla Strega

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Benevento – Se fosse un thriller il titolo più appropriato a cui associarlo sarebbe “Profondo rosso”, ma la stagione del Benevento ha avuto ben poco di palpitante. Al di fuori del gol di Diabaté con il Crotone, della rete di Brignoli al Milan e delle perle del gioiellino Brignola, i tifosi della Strega non hanno poi così tante immagini da inserire nell’album dei ricordi della loro prima stagione in serie A, almeno per quel che riguarda ciò che si è visto sul campo. Al termine della gara con la Lazio valevole per la trentesima giornata c’è invece da registrare un altro dato negativo che va a collocarsi nelle statistiche relative al rettangolo verde. A sancirlo è l’espulsione di Puggioni dopo soli sette minuti. Il rosso rimediato dall’estremo difensore è il quinto stagionale per la squadra sannita ma anche il secondo riferito ai portieri dopo quello della sfida contro il Torino che vide protagonista in negativo Vid Belec.

Se consideriamo il fatto che in tutto il campionato le espulsioni dei portieri sono state soltanto quattro sulle 32 totali, al Benevento spetta la percentuale altissima del 50%. Gli ultimi due malcapitati sono stati il portiere del Verona, Nicolas (espulso proprio ieri contro l’Inter) e il numero uno dell’Udinese, Bizzarri, che lo scorso novembre lasciò il campo negli ultimi minuti per l’espulsione diretta nel confronto con il Cagliari perso alla Dacia Arena.

Due rossi, quelli di Puggioni e Belec, ben diversi per circostanze ed episodi. Lo sloveno, come ricorderete, scalciò Niang con un gesto di stizza all’Olimpico Grande Torino sul punteggio di 1-0 per i granata al 33′ della prima frazione; Puggioni, dal suo canto, nell’altro “Olimpico” ha commesso un’irregolarità provando a fermare con le mani al di fuori della sua area la furia di Immobile, pronto ad involarsi verso la sua porta nei minuti iniziali della gara con la Lazio. La sostanza, tuttavia, cambia poco. In tutti e due i casi, oltre allo stadio, olimpica doveva essere anche la calma. Quella che purtroppo non hanno avuto.

 

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