Benevento – Il destino ci avrà messo lo zampino domenica 11 marzo. Una giornata triste per tutto il popolo fiorentino e per tutti gli amanti dello sport in generale. Quel giorno, per la prima volta, la Fiorentina è scesa in campo senza Davide Astori, il capitano tragicamente scomparso alla vigilia del match con l’Udinese. Quel giorno in campo c’era il Benevento al “Franchi” e chi ha testato sulla propria pelle il dolore e la commozione di Firenze difficilmente potrà dimenticare. Così come non potrà dimenticare Vitor Hugo, l’uomo che ha deciso la sfida con i giallorossi. Il brasiliano, sostituto in campo di Astori che come numero di maglia ha il 31 (l’età di Davide), ha segnato al minuto 13 e alle ore 13 (numero della maglia di Davide, ritirato da Fiorentina e Cagliari). Quella con il Benevento, tra l’altro, era la tredicesima partita di Vitor Hugo con la maglia della Fiorentina.
Il destino, per l’appunto, a camminare a braccetto con le emozioni. A ricordarle è lo stesso difensore viola sul Corriere dello Sport, in un’intervista rilasciata ad Alessandro Rialti. Le lacrime amare versate al momento del triplice fischio: «Di solito non lo faccio mai, tendo ad essere freddo. Ma al cuore non si comanda. Sono state lacrime nate dal profondo. Per un giocatore è sempre bello scendere in campo, ma onestamente avrei preferito farlo non al suo posto, dopo la sua scomparsa». Il gol, quello stacco verso il cielo e il saluto al suo capitano: «Lavoro molto su questo, ma credo che quel giorno la forza me l’abbia data Dio».
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